giovedì 7 settembre 2023

Sinodo


Stamattina mi sono alzato e ho deciso che avrei provato a impiegare la giornata a fare Sinodo. Allora mi sono messo ad ascoltare. E ho scoperto che l’ascolto fa male: mi fa sanguinare le orecchie e spesso anche il cuore. L’ascolto mi costringe, mi impone di rallentare perché l’altro altrimenti me lo perdo, lo lascio indietro e non riesco più a sentirlo, non riesco più a vederlo. L’ascolto mi disarma e mi rende anche molto incerto perché tutto quello che nella mia testa “funziona” finché ne ragiono tra me e me, nel momento in cui ne parlo con “te”, improvvisamente sembra non funzionare più e sono costretto a trovare nuove idee, nuove parole, nuove vie per fare sinodo col mio prossimo… Che sofferenza ascoltare! Emergono tutti i miei limiti, i miei errori e la mia incapacità! E fare i conti con tutte queste cose nello stesso momento non è per niente entusiasmante.

Eppure è la Via scelta da Gesù che non fece la strada da solo, ma sempre con qualcuno e addirittura a un certo punto ne istituì dodici perché essi camminassero con Lui e perché Lui camminasse con loro. E addirittura perse tempo per andare a ripescarne due che da Gerusalemme se ne andavano a Emmaus, quando subito poteva sostituirli con due un po’ più efficienti. Sinodo è camminare insieme e cercare insieme le risposte. Sinodo è abbandonare ogni logica di potere e mettersi al servizio. Sinodo è evitare di imporsi per gratuitamente offrirsi! Sinodo è non sentirsi assoluti, ma sempre in relazione.

Sinodo è amare

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