Brano su cui pregare: Mt 20, 1-16
Grazia da chiedere
Chiedo la grazia di gioire perché Dio è
buono con me e di gioire perché Dio mi chiama a essere buono come Lui è buono
(Lc 6, 36: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è
misericordioso»)
INTRODUZIONE
ALLA PREGHIERA
Sono tante le ore della giornata e
ognuna contiene una chiamata da parte del Signore. Non si tratta di una
chiamata generica, non si tratta di fare qualcosa di indefinito, non si tratta
di fare quello che mi sembra giusto, non si tratta di rispondere a occhi
chiusi! Si tratta di andare nella sua vigna! «La vigna, …, è simbolo di
Israele, del popolo di Dio, perché la vigna è la parte migliore della terra che
produce il frutto e il frutto del popolo di Dio che cos’è? È esattamente l’amore
fraterno, è dove realizzi l’amore del Padre. Questo è il frutto: l’amore di Dio
e del prossimo. E c’è gente che è chiamata fin dall’alba a fare questo frutto. Chi
è stato chiamato all’alba? Israele, il credente, la Chiesa, i buoni, i giusti,
quelli che fin da giovani, da sempre si sono dedicati con zelo alle cose buone,
a fare il bene. Tra l’altro c’è una chiamata ogni tre ore: sono cinque
chiamate: una all’alba, una alle nove del mattino, una a mezzogiorno, una alle
tre del pomeriggio, una alle cinque; poi alle sei si smetteva il lavoro. Quindi
a tutte le ore si è chiamati» (11 maggio 1998, p. Filippo Clerici e p. Silvano
Fausti commentano il Vangelo di Mt 20, 1-16, dal sito della comunità di
Villapizzone: file:///C:/Users/PC/Downloads/Mt_20,01-16.pdf).
«Si
accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna»
(v. 2). Un denaro è ciò che serve all’operaio e alla sua famiglia per vivere un
giorno. Nella nostra parabola è quindi la pienezza di vita che Dio ci dona, è
il dono della sua stessa vita: Dio ci dona se stesso! «Il Corpo di Cristo» ci
viene detto quando ci avviciniamo all’altare per ricevere l’Eucaristia. E, dopo
che abbiamo detto il nostro «Amen», il Cristo viene ad abitare in noi! Ma Dio
dà se stesso all’uomo in ogni dono: «ogni
buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre,
creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né ombra di cambiamento»
(Gc 1, 17) e «Altissimu, onnipotente, bon
Signore, Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione,…» (S.
Francesco, Cantico di frate sole).
L’accordo del padrone con quelli delle
ore successive è leggermente diverso: «Andate
anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò» (v. 4). A quelli
dell’alba «un denaro al giorno». A
tutti gli altri «quello che è giusto».
La conclusione della parabola mi porta a pensare che ci sia una giustizia di
Dio che è diversa dalla mia giustizia e dalla nostra giustizia. Padre Ermes
Ronchi, nel suo commento a questo Vangelo scrive: «La giustizia umana è dare a
ciascuno il suo, quella di Dio è dare a ciascuno il meglio» (https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/la-giustizia-del-padre-e-dare-il-meglio-a-ciascuno). E se, all’inizio, mi ritrovo un po’ disorientato e viene voglia anche a me
di mettermi a mormorare: «Questi ultimi
hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo
sopportato il peso della giornata e il caldo» (v. 12), poi, guardando
meglio e soprattutto spostando lo sguardo su Dio, mi accorgo che è proprio
giusto così! Dio, infatti, non può fare diversamente: cosa può darti Dio più di
tutto se stesso? E se la vita piena di Dio è essenziale per ogni uomo, è mai
possibile che a qualcuno Egli ne dia di meno e a qualcun altro di più?
«…
io sono buono» (v. 15). Mi colpiscono queste tre
parole contenute nel versetto 15. Dio è buono e dona tutto se stesso a chi
risponde alla Sua chiamata, anche all’ultima chiamata! Desidero gioire di
questa Sua bontà e desidero riconoscere che, prima di tutto, la bontà di Dio è
bontà verso di me, che a volte mi convinco di essere ormai stabilmente operaio
della prima, o della seconda, o della terza ora, ma che in realtà torno e
ritorno continuamente tra quelli dell’ultima ora…
INDICAZIONI PER
LA PREGHIERA
-
Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
-
Fai presente la
tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire
dal brano biblico: cosa dice a te?
-
COME TI TOCCA quello che
comprendi? Quale sentimento ti suscita?
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli
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