sabato 29 luglio 2023

Un cuore docile

Brano su cui pregare: 1Re 3, 5-15

Grazia da chiedere

Chiedo al Signore la grazia di un cuore docile che sappia distinguere il bene dal male
 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

È giunto il momento della successione e Salomone diventa re dopo suo padre Davide. La vocazione a cui è chiamato è molto grande: il re deve guidare il popolo sulla via di Dio. Dalla sua condotta di vita e dalla sua capacità di discernimento dipende il destino di una intera nazione e quindi di ciascuno dei suoi sudditi e anche dei popoli intorno. Dio guida Salomone e compie la promessa: la fedeltà di Dio si manifesta nella storia ed è quindi visibile e percepibile da parte nostra: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda» (v. 5).
Tu, che hai ricevuto la vocazione alla santità, cosa vuoi che Dio ti conceda?
La risposta di Salomone ce lo rivela come un uomo attento all’opera di Dio in favore del Suo popolo; lo ha visto in modo particolare nella vita di suo padre Davide: «Tu hai trattato il tuo servo, Davide, mio padre, con grande amore, …» (v. 6). Ma Salomone ha notato anche lo stile di vita di suo padre: «… egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te» (v. 6). Fedeltà, giustizia, cuore retto verso Dio: ecco l’eredità più preziosa ed eterna che Davide ha lasciato nel cuore di questo suo figlio! E Dio non è colui che sta a distanza, ma colui che si fa talmente prossimo da risultare visibile nella storia di ciascuno di noi: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore». Se rileggiamo le parole di Maria nel Magnificat (Lc 1, 46-55), troviamo la stessa fiducia nell’azione di Dio nella storia della salvezza.
La certezza della prossimità di Dio ci consente, a nostra volta, di sentirci guardati e conosciuti da Lui, scelti, guidati, sostenuti nelle piccole e grandi responsabilità quotidiane: «Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi» (v. 7). Ma so che di Te posso fidarmi: Tu non mi lascerai mai solo e non mi farai mancare ciò che mi è necessario per compiere la mia missione, per rispondere «Eccomi» alla Tua chiamata! Siamo certi della nostra fragilità e inadeguatezza, ma siamo altrettanto certi della fedeltà di Dio, della Sua bontà, del dono del Suo Spirito Santo che ci salva: «O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato».
Salomone incontra Dio in sogno, la sua visione è, dunque, qualcosa di eccezionale; noi incontriamo il Signore nei Sacramenti, nell’ascolto della Sua Parola, nella preghiera, nell’amore verso il prossimo, verso il più piccolo dei nostri fratelli,… Possiamo anche noi fondare la nostra vita sull’amicizia con Dio, sulla confidenza che c’è tra Lui e noi in virtù del nostro essere cristiani: Cristo ci ha fatto dono della Sua stessa comunione con il Padre e con lo Spirito Santo. Così anch’io oggi posso dare del tu a Dio e dirgli: «Concedi al tuo servo un cuore docile,…».
 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

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