lunedì 7 febbraio 2022

Pregare

Fabio Fazio: «Che cosa vuol dire pregare, Santo Padre? Come si fa a pregare?»

Papa Francesco: «Pregare è quello che fa il bambino quando si sente limitato e impotente: “Papà, Mamma!”. Questo è il primo grido della preghiera, ma se tu non credi che hai un papà, una mamma vicino, non sai gridare, non sai chiedere. Pregare significa guardare i propri limiti, i nostri bisogni, i nostri peccati e dire: Papà, guardami. Il tuo sguardo mi purifica, mi dà forza. Pregare è entrare con la forza, con l’oltre i limiti, l’oltre l’orizzonte. Per noi cristiani pregare è incontrare Papà. San Paolo dice: Dio è Padre e noi gli diciamo: “Papà”, non “Padre”. E quando tu ti abitui a dire “Papà” a Dio, significa che stai andando bene sulla strada religiosa, ma se tu pensi che Dio è quello che ti annienterà nell’inferno, se tu pensi che Dio se ne infischia della tua vita, la tua religione sarà superstizione. Pregare significa dai miei bisogni, dalla mia piccolezza, guardare come fanno i bambini che dicono “Papà”. I bambini nel loro sviluppo psicologico passano per quella che si chiama “l’età dei perché”; perché si svegliano, vedono la vita e non capiscono e dicono: “Papà, perché? Papà, perché?”. Se noi guardiamo bene, il bambino non aspetta la risposta del papà: quando il papà comincia a rispondere, subito fa un’altra domanda. Quello che vuole il bambino è che lo sguardo del papà sia su di lui. Non mi importa la spiegazione, soltanto che il papà mi guardi e questo mi dà sicurezza. Pregare è un po’ tutto questo».

(dall'intervista di Fabio Fazio a Papa Francesco durante la trasmissione "Che tempo che fa" di Domenica 6 febbraio 2022)

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