venerdì 11 febbraio 2022

I tre forti giganti del Maligno: ignoranza, oblio e noncuranza

    «Ma ecco qual è il nostro discorso: ci sono tre potenti e forti giganti dei filistei, sui quali si appoggia tutto l'esercito nemico dell'Oloferne spirituale: distrutti e messi a morte questi, senza difficoltà tutto l'esercito dei cattivi spiriti si indebolirà sino ad essere distrutto. Ora, quelli che sono ritenuti i tre forti giganti del Maligno li abbiamo già nominati: sono l'ignoranza, madre di tutti i mali, l'oblio suo fratello, complice e collaboratore, e la noncuranza che tesse per l'anima il cupo abito, il velo di nera nube, la noncuranza che sostiene e rafforza i due precedenti, dà loro consistenza e produce nell'anima in preda alla negligenza un male profondamente radicato e persistente. Da noncuranza, oblio e ignoranza vengono rafforzati e ingranditi i punti d'appoggio delle rimanenti passioni. Perché queste tre aiutandosi a vicenda e non potendo sussistere l'una senza l'altra, si rivelano forti potenze dell'avversario e valenti capi del Maligno: per mezzo loro tutto l'esercito degli spiriti della malvagità si infiltra ed è sostenuto e riesce a portare ad effetto i suoi disegni, senza di loro le passioni di cui si è detto non possono sussistere.
    Se dunque tu vuoi riportar vittoria contro le suddette passioni e mettere in fuga la falange dei filistei spirituali, rientra in te stesso mediante la preghiera e la sinergia di Dio e, immergendoti nelle profondità del cuore, rintraccia questi tre potenti giganti del diavolo, l'oblio, intendo, la noncuranza e l'ignoranza, sostegno dei filistei spirituali, mediante i quali le restanti passioni della malizia, infiltrandosi, agiscono, vivono e si rafforzano nei cuori di chi ama la voluttà e nelle anime prive di disciplina. E con molta vigilanza e attenzione dell’intelletto, con l’intervento decisivo dall’alto, una volta trovati questi mali – che da tanti sono ignorati e ritenuti inesistenti, mentre sono i più funesti – lotterai coraggiosamente e con forza per mezzo delle armi della giustizia ad essi contrarie: ricordo buono, cioè, che è causa di ogni bene, conoscenza illuminata, mediante la quale l’anima è ridestata e scaccia da sé la tenebra dell’ignoranza, e l’eccellente prontezza d’animo che dispone e spinge l’anima verso la salvezza. Indossate queste armi della virtù nella potenza dello Spirito Santo, con ogni preghiera e supplica, lotterai contro i suddetti giganti dei filistei spirituali. Pensando sempre, mediante l’ottimo ricordo secondo Dio, tutto ciò che è vero, tutto ciò che è venerabile, giusto, casto, di buona fama, ciò che è virtù e lode (Fil 4, 8), scaccerai da te stesso il pessimo oblio; mediante la conoscenza illuminata e celeste, fugherai la funesta ignoranza della tenebra; bandirai, mediante l’ottima prontezza adorna d’ogni virtù, la noncuranza atea che produce nell’anima il male profondamente radicato.
    Acquisendo queste virtù, non semplicemente in forza della tua sola determinazione, ma in forza della potenza di Dio e della sinergia dello Spirito Santo, con molta vigilanza e preghiera, potrai essere strappato ai tre forti giganti del Maligno, di cui si è detto sopra. Poiché quando si cerca di far sussistere nell’anima l’accordo fra conoscenza vera, ricordo delle parole di Dio e prontezza buona, in forza della grazia operante, e di custodirlo con cura, esso cancella dall’anima e annulla ogni traccia di oblio, ignoranza e noncuranza in modo che la grazia regni ormai in essa, nel Cristo Gesù Signore nostro: a lui la gloria e la forza per i secoli dei secoli. Amen» (Marco l’Asceta, dalla Lettera al Monaco Nicola).

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