«1.
É più importante il modo in cui vivo da prete che l’attività che come prete
svolgo.
2. É più importante ciò che Cristo fa in me di quel
che io stesso faccio.
3. É più importante che io viva l’unità del
presbiterio, piuttosto che realizzi da solo i miei impegni.
4. É più importante il servizio della preghiera e
della parola che il servizio alla mensa.
5.É più importante che io collabori spiritualmente con
gli altri, invece di voler fare tutto da solo.
6. É più importante che mi limiti a pochi e chiari
punti, invece di fare tutto in fretta ed a metà.
7. É più importante agire nell’unità che operare,
seppur perfettamente, nell’isolamento. Quindi è più importante la collaborazione
del lavoro, la communio dell’actio.
8. Più importante, perché più feconda, è la croce,
meno le nostre realizzazioni pratiche.
9. Più importante è l’apertura all’insieme (quindi
all’intera comunità, alla diocesi, alla chiesa universale), meno gli interessi
particolari, per quanto rilevanti.
10. Più importante è testimoniare a tutti la nostra
fede, invece di sentirsi costretti a soddisfare le richieste che di volta in
volta ci pervengono».
[Klaus
Hemmerle e Wilhelm Breuning, 1981]
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