giovedì 7 maggio 2020

Il Santo Rosario – Misteri dolorosi (si pregano il martedì e il venerdì)

Primo mistero doloroso: L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi
«Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me". E, avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!"» (Mt 26, 36-39).

-      Pensiamo alle cose che più ci preoccupano e ci fanno stare in pena
-      Pensiamo al dolore e alla sofferenza di tanti malati e agonizzanti
-      Pensiamo a chi assiste e cura i malati e gli agonizzanti
-      Pensiamo alla preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi e alla Sua fiducia nel Padre che lo ama, lo custodisce, lo sostiene nella prova

PREGHIAMO perché tutti noi possiamo trovare in Dio la forza per sperare e amare


Secondo mistero doloroso: La flagellazione di Gesù
«Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi » (Gv 19,1-3).

-      Pensiamo a quei dispiaceri e a quei “dolori” che si ripetono in modo costante come i colpi di flagello durante la flagellazione e che ogni volta rinnovano il nostro dolore
-      Pensiamo a quei dispiaceri e a quei “dolori” che noi infliggiamo al prossimo in modo ripetitivo e constante, forse anche col sorriso sulle labbra. Pensiamo al dolore e alle sofferenze che arrechiamo con l’indifferenza, con il rancore, con i dispetti, con la sete di vendetta
-      Pensiamo alla grandissima sofferenza di chi subisce violenza
-      Pensiamo all’innocenza di Gesù, alla Sua mitezza, alla Sua scelta di rispondere al male con il bene

PREGHIAMO perché tutti noi, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, mite e umile di cuore, scegliamo di rispondere al male con il bene.


Terzo mistero doloroso: L’incoronazione di spine
«Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!"». (Mt 27, 27-29)

-      Pensiamo alle “spine” conficcate nella nostra vita. Si sono conficcate nella nostra carne e alcune sono arrivate a graffiare e ferire anche il nostro cuore. Quanto dolore in questa corona da portare
-      Pensiamo alle “spine” che sono alcuni schemi da cui ci sembra di non poter uscire: emarginazione, cultura dello scarto, indifferenza, ingiustizia, giudizi e pregiudizi, atti di bullismo,… Riceviamo “corone” di spine, ma anche a come noi intrecciamo e diamo “corone” di spine. Riconosciamo una buona volta che noi e loro, tutti portiamo sul capo una corona e soffrendo portiamo le nostre spine.
-      Pensiamo ai prigionieri di un ruolo: il drogato, il barbone, il peccatore, l’immigrato, lo straniero, lo sfaticato,…
-      Pensiamo a Gesù maltrattato ingiustamente

PREGHIAMO chiedendo per tutti il dono dello Spirito Santo. La Sua grazia trasformi il cuore di tutti e ci aiuti a smettere di intrecciare corone di spine per noi e per il prossimo e ci sostenga nell’impegno di togliere le spine con la misericordia e l’amore.


Quarto mistero doloroso: La salita di Gesù al Calvario carico della croce
«Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio» (Mc 15, 21-22).

-      Pensiamo a quanto desideriamo che qualcuno scelga di condividere con noi il peso del dolore, che qualcuno scelga di offrirci il suo aiuto.
-      Pensiamo alle persone che ci aiutano come Gesù e Simone di Cirene.
-      Pensiamo a chi è nel dolore e a come possiamo aiutarlo pregando per lui e offrendogli amicizia, ascolto, comprensione, aiuto, affetto
-      Pensiamo a Gesù che aiuta il Cireneo a scegliere l’amore al prossimo e a vedere che anche se all’inizio uno è «costretto» sulla via della croce, cammin facendo, si può sempre abbracciarla con amore quella croce

PREGHIAMO perché Dio conceda a tutti noi di condividere i pesi gli uni degli altri e di avere un cuore pieno di compassione e pietà cristiana


Quinto mistero doloroso: Gesù è crocifisso e muore in croce
«Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno"... Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò» (Lc  23, 33-46).

-      Pensiamo alle situazioni in cui ci pare di morire. Pensiamo alla solitudine che ci assale.
-      Pensiamo alla solitudine di chi soffre nella comune indifferenza; pensiamo ai dimenticati e a quelli per cui nessuno più si commuove
-      Pensiamo a chi muore. Pensiamo ai tanti che anche oggi muoiono in croce
-      Pensiamo a Gesù e ai due malfattori che muoiono in croce. Sono lì insieme, anche se crocifissi per motivi diversissimi. La croce li avvicina, li lega. Ogni volta che ci raffiguriamo la Crocifissione di Gesù, sono lì con Lui anche quei due. Ormai ci sono diventati familiari. Ormai versiamo lacrime anche per loro. Com’è profondamente cristiano versare le nostre lacrime per ogni uomo, per quelli che consideriamo buoni, ma anche per quelli che consideriamo cattivi!

PREGHIAMO perché Dio ci conceda di fare nostre le parole di Gesù in croce: esse esprimono perdono e fiducia. Esse ci fanno piangere di compassione per ogni uomo: per il Giusto e per i malfattori, per i crocifissi e per i crocifissori. Per tutti chiediamo nella preghiera il dono dell’amore!

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