giovedì 6 febbraio 2020

Andate in pace!

Mi piacerebbe molto sapere da cosa scaturisce l’aggressività di quelli che, dopo aver partecipato alla Santa Messa, arrivano in sacrestia e contestano la posizione dell’altare, il modo di dare e ricevere la comunione, la posizione del celebrante durante la messa,...

Ognuno può avere la propria opinione e può anche esprimerla, ma preferirei che tra cristiani si parlasse come fratelli animati dal desiderio di dialogare e non dalla volontà di avere ragione.

Poi, a dirla tutta, per quel poco che ho conosciuto del pre-concilio, leggendo libri e ascoltando testimonianze di persone e preti, chi si ispira a quella tradizione dovrebbe sapere che “a quel tempo”
         in sacrestia si osservava il silenzio;
         l’autorità del prete non si metteva in discussione;
         il Papa si amava e gli si doveva fedeltà e obbedienza.

Come avrete notato, cari lettori,
ho usato volutamente il modo indicativo
e il tempo imperfetto,
per far notare come i tempi siano cambiati
e, con i tempi, è cambiato anche il modo degli uomini di vivere il loro essere cristiani.

Non sto esprimendo giudizi,
nel Vangelo Gesù ordina di non giudicare (Mt 7, 1),
sto solo presentando qualche fatto
di cui mi sono trovato a essere testimone.

Stiamo molto attenti, amici cristiani:
oggi un certo tradizionalismo, sembra essere un mascherato relativismo!

Post Scriptum:
Per favore,
dopo aver celebrato la Santa Messa,
cerchiamo, almeno noi che l’abbiamo celebrata (prete e fedeli),
di andare in pace
e di essere in pace
e di portare pace!!! [dGL]

1 commento: