Ogni tanto fa bene tornare in seminario…
E non importa se il seminario in cui
ritorni non è quello dove hai trascorso gli anni della formazione. È sempre un
seminario: si respira aria di discepolato, si nota una cura per la liturgia che
ti ristora l’anima e il corpo, si vedono la passione educativa dei formatori e
gli occhi luminosi dei seminaristi, giustamente pieni di entusiasmo per il
cammino di sequela intrapreso.
Ogni tanto fa bene tornare in seminario!
Per questo ho accolto con gioia l’invito
di Silvio a partecipare al suo lettorato il 23 maggio, giorno in cui don
Tiziano e io abbiamo ricevuto l’ordinazione diaconale. E sono partito da
Ripatransone nel primo pomeriggio per avere il tempo di una visita al Santuario
di Loreto. Tante le preghiere che mi passavano per la testa, mentre mi trovavo
nella Santa Casa, ma una in particolare mi ha accompagnato per tutta la
giornata: Signore, aiutaci a conoscere e fare la Tua volontà. Mi passano
davanti agli occhi i volti di tanti parrocchiani, di tante situazioni, di tante
valli oscure difficili da attraversare. Eppure dentro e fuori è pace. Qualcuno
si inginocchia e le lacrime gli rigano il volto.
In seminario è festa e alle 19.00
comincia la celebrazione eucaristica. A presiedere è il Vescovo di Jesi,
monsignor Gerardo Rocconi. La liturgia è semplice, ben animata. Dopo la
proclamazione delle letture e del Vangelo, avviene la presentazione dei cinque
candidati: quattro lettori e un accolito. Nell’omelia il Vescovo si sofferma su
alcune parole tratte dalla prima lettera di San Pietro apostolo e
sull’importanza per il prete di saper essere in comunione con i propri
confratelli. Poi è il momento dell’istituzione del nostro lettore: il Vescovo gli consegna la Bibbia dicendo: «Ricevi
il libro delle sante Scritture e trasmetti fedelmente la parola di Dio, perché
germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini».
Qual è il compito del lettore? Essere in
ascolto della parola di Dio perché germogli e fruttifichi nel suo cuore e
impegnarsi a trasmettere fedelmente la parola di Dio perché germogli e
fruttifichi nel cuore di ogni uomo.
Ogni tanto fa bene tornare in seminario…
… perché ti ricordi per quale motivo hai
lasciato la tua casa per seguire Gesù. E il motivo sta tutto in un versetto
della prima lettera di Pietro: «Voi lo amate» (1Pt 1,8). Ce lo ha ricordato
nella sua omelia mons. Rocconi. Me lo hanno ricordato anche i seminaristi che
ho incontrato desiderosi di imparare prima di tutto a confidare nel Signore.
Ogni tanto fa bene tornare in seminario…
… perché ti ricordi che, finito il corso
di formazione, non sei un superuomo, ma un povero che s’è accorto della
misericordia di Dio, un povero che s’è accorto di non essere mai solo!
Ogni tanto fa bene tornare in seminario…
… perché ti si fa chiaro il motivo di
ogni gioia: l’amore di Cristo e la Sua presenza viva in mezzo a noi!
Buon cammino, Silvio e grazie per aver
condiviso con me questo momento di festa!
don Gian Luca Rosati
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