mercoledì 10 ottobre 2012

Se un giorno di primavera tre amici… (3)

Mentre i tre amici erano intenti a definire gli ultimi dettagli dell’evento, arrivarono Tommaso e Agostino ad annunciare con un sorriso le due formazioni: dopo aver selezionato i giocatori, i due CT avevano cercato di comporre le squadre in modo da creare le condizioni per una sfida equilibrata e spettacolare.

Si scelse di disputare la gara la Domenica successiva e fu subito diramato un comunicato stampa.

Il giorno della partita alla John Wood Arena si registrò il tutto esaurito: lo stadio era gremito da una folla festante e i giocatori al loro ingresso in campo furono accolti dalle coreografie preparate dai tifosi sugli spalti. Sembrava una finale di Coppa.

Tommaso e Agostino si accomodarono sulle rispettive panchine e mentre le squadre si schieravano a metà campo, Cecilia avviò l’esecuzione degli inni. Poi i due capitani si avvicinarono all’arbitro e finalmente arrivò il calcio d’inizio.

I primi minuti trascorsero tranquillamente: le squadre erano in fase di studio. Gli azzurri di Tommaso, guidati dall’esperto regista Ignazio, cercavano di controllare il gioco attraverso il possesso palla. Ma gli uomini di Agostino avevano iniziato con determinazione la partita e con un pressing asfissiante impedivano ai giocatori avversari di dare profondità alla loro manovra.

Domenico, trequartista amaranto, recuperata palla all’altezza del centrocampo, lanciò Gabriele sulla fascia sinistra. L’ala si liberò agilmente del suo marcatore e crossò al centro. Fu questione di un attimo: Francesco si coordinò e in rovesciata indirizzò la sfera verso la porta. I tifosi si alzarono in piedi col fiato sospeso: tra il pallone e la rete c’era soltanto Andrea. Il tiro sembrava imparabile ma il giovane portiere con un colpo di reni tolse le ragnatele dall’angolino alto della porta e deviò in angolo. Il pubblico salutò con un applauso la prodezza dei due giocatori. Agostino guardò soddisfatto la panchina avversaria dove un Tommaso molto sportivo ricambiò con un sorriso di approvazione. In fondo l’importante era il bel gioco!

Qualche minuto dopo, sul fronte opposto, Michele con stacco imperioso anticipò Bartolomeo e servì in area un assist perfetto per Raffaele, proveniente di gran carriera dalle retrovie. Il mediano azzurro si aggiustò la palla sul piede destro e tirò con potenza, tentando di sorprendere il portiere. Ma l’estremo difensore non si fece cogliere impreparato e bloccò con sicurezza.

(continua…)

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