giovedì 18 ottobre 2012

Bellezza

Sento che ancora oggi la domanda su questa bellezza ci stimola fortemente: «Quale bellezza salverà il mondo?». Non basta deplorare e denunciare le brutture del nostro mondo. Non basta neppure, per la nostra epoca disincantata, parlare di giustizia, di doveri, di bene comune, di programmi pastorali, di esigenze evangeliche. Bisogna parlarne con un cuore carico di amore compassionevole, facendo esperienza di quella carità che dona con gioia e suscita entusiasmo; bisogna irradiare la bellezza di ciò che è vero e giusto nella vita, perché solo questa bellezza rapisce veramente i cuori e li rivolge a Dio. Occorre insomma far comprendere ciò che Pietro aveva capito di fronte a Gesù trasfigurato («Signore, è bello per noi stare qui!»: Mt 17, 4) e che Paolo, citando Isaia (52, 7), sentiva di fronte al compito di annunciare il vangelo («Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!»: Rom 10, 15). [C. M. Martini, Quale bellezza salverà il mondo?, lettera pastorale 1999-2000]

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