Ci sono molti modi per vivere l’eternità,
ma tutti hanno una radice comune:
l’amore.
Ce lo dice il Vangelo
e ce lo dice l’incontro con persone che vivono il
Vangelo
nella semplicità del loro quotidiano.
Ho in mente, ad esempio, mio Nonno Guido
che ogni anno, a un certo punto della stagione,
sceglieva i peperoni da aprire per raccogliere i semi
da piantare nell’anno successivo.
M’è tornato in mente qualche giorno fa
mentre guardavo il vialetto
che da casa nostra conduce al pollaio.
L’ho proprio rivisto Nonno,
seduto nello scantinato ad aprire i peperoni,
uno dopo l’altro,
metodico,
con estrema cura,
come se avesse tutto il tempo a disposizione,
come se finalmente
avesse trovato il modo
di partecipare dell’eternità.
Guardando Nonno,
ho pensato al tempo che passa
e a come lo abitiamo
diventando custodi della vita
e della sua prosecuzione
Nonno Guido è andato in Cielo
una mattina di primavera
Come tutte le mattine,
camminava verso il pollaio
per custodire le sue bestiole
e a un tratto
ha sorriso
vedendo dinanzi a sé il Suo Custode
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