-A che serve?
-Serve solo a esprimere amore.
-Ma allora è inutile.
-Sì; nel senso che non c’è utile, almeno secondo il mondo.
A che serve?
Questa
domanda, che suona e risuona, dentro e fuori di me, mi ricorda che la fede, la
vocazione, la sequela, la speranza, la carità, l’amore, la vita cristiana non
sono EFFETTO diretto di azioni precedenti, né prodotto di ricette.
La
fede, la vocazione, la sequela, la speranza, la carità, l’amore, la vita
cristiana sono doni di cui meravigliarsi sempre!
La vita
cristiana non è automatica; non è frutto della tecnica ma dell’incontro con
Gesù e questo incontro non è detto che segni automaticamente la conversione e
la sequela: vedi il caso dell’uomo ricco del Vangelo di Marco (Mc 10, 17-22).
Nel
momento in cui pretendo di leggere e interpretare la vita cristiana con il
principio di causalità (causa-effetto), perdo la Via, la Verità e la Vita e,
anziché annunciare la buona notizia, mi rattristo, fino alla disperazione per
ciò che era necessario produrre e non ho prodotto.
Come se
fede, speranza e carità fossero un prodotto delle mie mani!
A contraddire
il principio di causa-effetto e qualsiasi valore mondano, stasera è venuta a
trovarmi la donna che ruppe il vaso pieno di profumo di puro nardo per ungere
Gesù prima della Sua Passione (Mc 14, 3-9). Fu uno “spreco” fatto solo per
amore di Gesù. E infatti il mondo non accettò questo gesto di puro amore e s’infuriò
contro di lei: «Perché questo spreco di
profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!»
(vv. 4-5). La “scusa” è l’assistenza ai poveri, ma in realtà la reazione è quella
di chi, non amando, è incapace di riconoscere l’amore.
È una
vita palesemente “sprecata” per amore a suscitare la domanda nel cuore di chi la
VEDE o ne SENTE parlare.
È quella
donna che, per amore di Cristo, va in monastero a farmi certo che Dio l’ama e
mi ama, a farmi certo che «solo Dio basta» (Santa Teresa D’Avila).
È quella
Teresa, madre, che si mette a raccogliere i moribondi abbandonati ai margini delle
strade di Calcutta per concedere loro di morire sentendosi amati, a farmi certo
che sono nato per amare!
A che
serve benedire le rose per la festa di Santa Rita?
A che
serve fare catechismo ai bambini, se poi i genitori sono perfetti non credenti?
A che
serve l’oratorio estivo?
A che
serve la mensa per i poveri?
A che
serve il mese di maggio?
A che
serve…?
Serve a
tutto e a tutti,
se
tutte queste cose, e infinite altre ancora,
le
compio, le vivo e le celebro
per
amore e con amore!
Grazie
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