Brano su cui pregare: Mt 14, 22-33
Grazia da chiedere
«Coraggio,
sono io, non abbiate paura!» (v. 27). Lo hai
lasciato da una parte, sul monte, in disparte, a pregare e te lo ritrovi che ti
viene incontro in mezzo al mare, quando non vedi l’ora che il mare si calmi o
che almeno finisca la notte… E così lo prendi per un fantasma. E, invece, è
proprio Gesù, Uno così vivo e reale che la Sua Parola ti fa addirittura
camminare sulle acque; Uno così vivo e reale che ascolta il tuo grido: «Signore, salvami!» (v. 31); Uno così vivo
e reale che ti tende la mano e ti afferra tirandoti fuori dalle acque!
«E
subito Gesù…» (v. 31). Gesù interviene “subito” e nel
brano questa parola torna tre volte (v. 22; v. 27; v. 31) suggerendomi l’idea
della prontezza di Gesù, della sua attenzione alla mia vita, della sua
partecipazione a ciò che accade nella mia giornata o nottata. Cercherò di
ricordarmene quando prego, ma anche quando sono immerso nelle mie attività
quotidiane: Egli è con me e mi vede “subito” e mi ascolta “subito” e mi salva
“subito”.
Gesù mi salva e ci salva qui e ora!
-
Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
-
Fai presente la
tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire
dal brano biblico: cosa dice a te?
-
COME TI TOCCA quello che
comprendi? Quale sentimento ti suscita?
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli
BuonA Lettura
RispondiElimina