venerdì 25 novembre 2022

Tra due minuti


«Sono le diciassette e dieci. Tra due minuti, sarò cristiano» (A. Frossard).

Mi sono rimaste impresse queste parole che ho trovato nel libro “Dio esiste io l’ho incontrato”. Mi sono rimaste impresse perché André Frossard passa dall’ateismo più convinto all’incontro con Dio. E mi fa sempre impressione leggere: «Tra due minuti sarò cristiano».

Siamo agli sgoccioli dell’Anno liturgico e tra un paio di giorni è Capodanno: con la Prima Domenica d’Avvento inizia un nuovo anno. I Vangeli di questi giorni ci ricordano che tutto il tempo è tempo di grazia, e ci invitano a considerare i nostri giorni un dono d’amore di Dio, a non sprecarli in egoismi, invidie, gelosie, maldicenze,… ma a farli fruttare, a moltiplicarli, a renderli eterni investendoli in carità, fraternità, giustizia, solidarietà, pazienza, prossimità, opere buone!

E quei “due minuti” continuano a dirmi che a cambiare la vita sono davvero gli istanti, i momenti a cui scegliamo di far caso, le parole e i gesti che scegliamo di vedere e di ascoltare.

Cosa accade quando faccio la Comunione? In quei “due minuti” successivi, come scelgo di essere cristiano? Come lascio che il Corpo e il Sangue di Cristo mi guariscano il cuore? In quei due minuti potrei scegliere di pregare per i miei nemici, per quelli che mi ostacolano, per quelli che non mi sono troppo simpatici, per quelli che giudico continuamente, per quelli che invidio,…

Cosa accade quando mi raggiunge la notizia di bambini che muoiono di fame o di freddo, o di uomini e donne che muoiono annegati in mare, o vittime di guerra o violenze? Cosa accade quando le ingiustizie feriscono le mie orecchie? In quei “due minuti” come scelgo di essere cristiano? Potrei fare un gesto di carità verso la prima persona che incontro, oppure ricordare che qualcuno mi aveva chiesto un aiuto e provvedere a fare quanto mi era stato chiesto, oppure chiedere scusa per un atto ingiusto che mi è capitato di commettere, …

Cosa accade quando leggo la notizia della morte improvvisa di qualcuno? In quei “due minuti” come scelgo di essere cristiano? Potrei pensare alla mia vita, al tempo che mi viene donato e che sembra infinito, al Paradiso verso cui sto camminando, al bene che ricevo e che ho ricevuto da quando sono nato. In quei due minuti potrei pensare alla precarietà della mia condizione di creatura e quindi liberarmi subito di tante o poche perfidie, tutte inutili, che mi fanno fare tardi all’appuntamento con l’Amore, che me lo fanno posticipare, che non me lo fanno riconoscere e servire. In quei “due minuti” potrei scegliere di essere gentile, di impegnarmi al massimo nel cercare il bene, nel volere il bene, nel fare il bene! In modo tale che quando sarà il mio momento, l’uscita di scena da questo mondo sia veramente una meraviglia! È brutto pensare di congedarsi da questo mondo ringhiando e sparando giudizi e cattiverie a destra e a sinistra. È invece bello congedarsi perdonando, con la pace nel cuore e sul volto, con la luce del Paradiso negli occhi perché per tutta la vita a quel Paradiso s’è guardato e quel Paradiso s’è cercato!

Per riuscire un giorno ad aver cura di tutte le 24 ore, inizio oggi ad aver cura di quei “due minuti”!

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