Nella
sua cameretta, sul suo piccolo banchetto di lavoro, Nonno Giuseppe prendeva un
foglietto e con il lapis* in mano
tracciava la linea di una vela o calcolava la lunghezza di uno scafo o dell’albero
maestro...
Era
il suo modo di progettare o di affrontare qualsiasi questione o problema:
prendeva un foglietto, si metteva gli occhiali e, col lapis in mano, scomponeva e ricomponeva finché non gli appariva
davanti agli occhi la soluzione...
Me
lo ricordo bene il vecchio lupo di mare trascorrere le sue giornate di
pensionato a disegnare i simboli eucaristici sulle vele delle sue piccole
lancette, o un cavalluccio marino, o un galletto, o il torrione di San
Benedetto,...
Quel
suo modo di lavorare, metodico, costante, silenzioso, mi infondeva un senso di
pace...
E ora che la barca della Chiesa viene incoraggiata a prendere il largo da un Papa venuto dall’oltremare, mi ritrovo sul mio piccolo banchetto di lavoro, con un piccolo lapis e un foglietto a tratteggiare le linee d’una Chiesa in uscita o di un ospedale da campo...
* Qui trovate la definizione di lapis: https://www.treccani.it/vocabolario/lapis/
** Nella foto vedete la lancetta che Nonno Giuseppe mi regalò quando andai all'Università Cattolica: risiedevo nel Collegio Augustinianum e quindi sulla vela disegnò il galletto simbolo di quel Collegio universitario
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