sabato 10 ottobre 2020

Beati gli operatori di pace!

Si respira un’aria piena di tensione, di paura, di rabbia repressa, di sospetto.
Sembra esserci un desiderio incontrollabile di far cagnara, di sfogarsi, di farsi valere, di mostrare i denti e ringhiare come cani feroci.
E si litiga incontrandosi per strada, parlando al telefono, scrivendo sui social, si litiga in privato e in pubblico, con gli sconosciuti e anche con i familiari e con le persone più care.

La mia bisnonna stava seduta in casa, vicino al caminetto.
Era tutta vestita di nero e i suoi capelli erano di un bianco candido.
Nelle mani teneva la corona del rosario,
sulle ginocchia un libricino tutto sgualcito di preghiere.
Trascorreva tutto il giorno a fare la pace.
Le bastava veramente poco per fare la pace:
le bastava dire solo quelle parole necessarie,
le bastava benedire in modo calmo, dolce, gentile, benedire sempre.
 
Basta così poco anche oggi per fare la pace:
benedire, benedire, sempre e soltanto benedire

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