venerdì 24 maggio 2019

La dolce umiltà

Le reliquie di Santa Bernadette sono appena ripartite dopo le giornate di preghiera nella Cattedrale di San Benedetto del Tronto.

Sono arrivato tardi, ma la folla è ancora sul sagrato.
Sembra la banchina del porto quando il transatlantico parte per la traversata oceanica e i parenti lo guardano prendere il largo e accompagnano con gli occhi i loro cari che, piano piano, si allontanano.

C’è già nostalgia di una presenza amica, silenziosa, discreta, semplice e umile.

Un flusso continuo di persone in questi giorni è passato davanti all’urna che contiene le reliquie di Santa Bernadette e davanti all’immagine della Madonna di Lourdes.

Ognuno ha affidato alla Vergine Maria e a Santa Bernadette le sue intenzioni di preghiera, raccomandando le persone più care e chiedendo la guarigione del corpo e dello spirito.

Vedere la gente che prega è bellissimo.
La delicatezza dei gesti, la devozione nel sussurrare parole sante, gli occhi lucidi per la commozione, una carità che si ravviva e s’esprime con un’attenzione e una cura amorevole per anziani e ammalati,...

Lunedì pomeriggio mi sono commosso nel vedere due persone anziane, forse marito e moglie, sostenersi a vicenda sulla via della Cattedrale e compiere il loro piccolo pellegrinaggio. L’altare ormai era vicino e loro camminavano, lenti e contenti!

«La santità ci attira a sé», ho pensato mentre dal fondo della chiesa, presentavo all’umile suora di Nevers le mie preghiere e le parlavo di tante persone bisognose di una carezza da parte di Dio. [dGL]

Nessun commento:

Posta un commento