«Se non avessimo in noi, connaturato, un
qualche legame con l’infinito, la “fine” delle cose, specie delle più
piacevoli, amene, preziose (la fine di una vita, ma anche la fine del vasetto
di Nutella, la fine della giovinezza o la fine di un amore), meriterebbe solo
una nostra presa d’atto, una constatazione. Il dispiacere, il dolore sono
esistenzialmente sintomi e testimoni di una parte di noi che conosce e desidera
l’infinito» (Davide Rondoni, E come il vento, Fazi editore).
Queste parole di Davide Rondoni mi hanno
ricordato l’incontro di lunedì sera con don Salvatore Miscio e il gruppo
Faberacustic al “Pub Dillà” in quel di Grottammare. L’ultima canzone di De
André è arrivata mentre io, sapendo che era l’ultima della serata, mi auguravo
che durasse un po’ di più, che il piacere di quello stare insieme potesse continuare
ancora un po’, potesse essere infinito.
L’Azione Cattolica continua a sfornare
proposte autenticamente “cattoliche”, cioè rivolte a tutti e la serata,
organizzata per presentare il libro di Don Salvatore Miscio “Dio del cielo
vienimi a cercare” pubblicato dall’editrice AVE, ha visto la partecipazione di
persone di opinioni diverse, credenti e non credenti, di provenienze
geografiche diverse, con storie ed età diverse. C’erano i giovani e gli adulti
di Azione Cattolica, i preti, i membri di una corale, gli appassionati di
Fabrizio De André,... e c’era anche una piccolissima bambina di qualche mese!
L’occasione ci è stata offerta
dall’incaricato AVE della nostra Diocesi di San Benedetto, Michele Rosati. È
stato lui a proporci la presentazione di un bel libro, “Dio del cielo, vienimi
a cercare”, scritto da don Salvatore Miscio, sacerdote della Diocesi di
Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e assistente ecclesiastico diocesano e
regionale per il Settore Giovani di Azione Cattolica.
Il Settore giovani dell’Azione Cattolica
Diocesana ha contattato l’autore per concordare con lui una serata in cui
presentare il libro e ascoltare alcune canzoni di Fabrizio De André. Il luogo,
un pub di Grottammare, è stato scelto per favorire l’adesione all’iniziativa di
giovanissimi e giovani e consentire loro di incontrare e conoscere meglio
Fabrizio De André, un uomo in ricerca.
Tutti siamo rimasti colpiti
dall’atmosfera accogliente del locale, dall’armonia di musica e parole e dalla
capacità di don Salvatore di prenderci per mano e farci percorrere i tratti
salienti della vita e della poetica di De André, sottolineando la sua passione
per l’uomo e il suo amore per Gesù.
Stefano e Claudio del gruppo Faberacustic
e don Salvatore hanno veramente trasmesso emozioni a tutti i presenti. Al
termine della presentazione del libro, infatti, lo spazio per le domande o
risonanze è stato preso d’assalto: in molti c’era il desiderio di condividere un
ricordo di Fabrizio, o di testimoniare la meraviglia per un De André un po’
meno noto, il De André che incontra Gesù.
Intanto la bimba, cullata dalle note
delle canzoni, dormiva tra le braccia della mamma.
Guardavo il suo piccolo faccino e poi
guardavo le persone attorno a me: sul volto di ognuno c’era la stessa
espressione beata e pacifica di quella bambina addormentata. Era come se la
musica, il canto e le parole di don Salvatore avessero per un attimo
riconciliato tutte le contraddizioni che in questi giorni ci avevano fatto
prendere posizione contro questo o contro quello,...
Così oggi, sollecitato dalle parole di Davide
Rondoni, non ho potuto fare a meno di scrivere che sì, mi sarebbe piaciuto
molto che l’incontro con De André fosse infinito! [dGL]
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