martedì 25 dicembre 2018

Notte di Natale

Ora siamo davanti alla mangiatoia, tu e io.

C’è la luce calda della stella cometa,
ci sono gli angeli, i pastori, i re magi,
le pecorelle, l’asino, il bue,
Giuseppe, Maria, Gesù.

Noi siamo lì con loro e, mentre guardiamo Gesù,
ci prende una gioia irresistibile!

È così bello Gesù!
Tutto è bello qui!

Il Bambino Gesù ci guarda e dice a te e a me:
«Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti tengo per la destra
e ti dico: “Non temere, io ti vengo in aiuto”» (Isaia 41,13).

«Non temere, io ti vengo in aiuto».
Dio si fa uomo per venire in mio aiuto.
Com’è possibile questo?

Non ha nemmeno un posto riservato per nascere,
non ha un vestitino adatto all’occasione,
non sta in una culla ben rifinita,
non c’è un fuoco acceso,…

«… io ti vengo in aiuto».

Casomai sarà Lui ad aver bisogno del mio braccio forte,
della mia disponibilità economica,
della mia parola,
dei miei sacrifici,
del mio talento,…
del mio aiuto.
«Vedrai, Gesù: sarò io a venire in tuo aiuto!».

Ma il mistero di questa notte,
il mistero di ogni notte
sta proprio qui davanti ai miei e ai tuoi occhi:
sono io, grande e grosso, ad aver bisogno che Lui,
un bambino, venga in mio aiuto.

È tutto il mondo ad aver bisogno di Lui e del Suo aiuto!

Qui, davanti al Bambino Gesù appena nato,
me ne accorgo ancora una volta:
è nato per me il Salvatore.

E ogni giorno della mia vita,
potrò riconoscere tra le tante voci
la Sua inconfondibile voce:
«Non temere, io ti vengo in aiuto».

Santo Natale, cari amici!
Buon Natale, cari figli!

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