lunedì 20 febbraio 2017

Con fiducia e con gioia!



«Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca» (Lc 5, 4).

Così un giorno Gesù disse a Pietro sul lago di Gennèsaret.

Così oggi, prendendo in prestito le parole del mio Maestro, mi permetto di dire a ogni associato dell’Azione cattolica diocesana: «Prendi il largo».

«Prendi il largo», allontanati dalle zone in cui l’acqua, ma anche i pensieri e le parole ristagnano e rischi di rimanere incagliato.

«Prendi il largo» perché ne vale la pena e il Maestro che ti ha scelto ti precede e ti mostra che la sua via, seguita fino in fondo, ti fa beato realmente, non come pensa il mondo. La notte è trascorsa in una fatica inutile e le reti sono vuote, ma tu abbi fiducia in chi ti chiama e riprendi il mare, scostati un poco da terra, ricomincia a sognare una vita bella, una vita sincera, una vita virtuosa. All’orizzonte c’è il Paradiso!

«Prendi il largo» perché chi è venuto dall’esterno e ha preso parte all’assemblea diocesana ha apprezzato l’Associazione di cui fai parte e ha dichiarato esplicitamente la sua gioia nel guardare la passione, l’amore che muove la tua azione, il tuo stile.

«Prendi il largo» perché te lo dice un gran numero di testimoni che, dalla nascita dell’Associazione a oggi, stanno dimostrando con le loro scelte quotidiane che la santità è possibile, che il Paradiso è accessibile a tutti. Ti sono stati offerti due giorni di grazia in cui hai potuto fermarti a considerare le meraviglie che il Signore sta compiendo nella tua vita e in quella di tanti tuoi fratelli e sorelle. Sono stati giorni intensi, ma penso di poter dire che sei tornato a casa arricchito da quello che hai vissuto, da ciò che hai scelto di condividere coi tuoi fratelli e da ciò che da loro hai potuto ricevere in uno scambio davvero gratuito e fraterno.

«Prendi il largo» perché Dio si fida di te e ti rende Suo testimone. E, sentendo su di te lo sguardo benevolo di Dio, cerca anche tu di avere lo stesso sguardo su chi incontri, cerca di pensare sempre bene dell’altro, prova a porgergli l’altra guancia, cioè a guardarlo con amore anche se ti percuote. Comincerai a vedere le cose in modo diverso e Dio ti darà la grazia di gioire del fratello come di un tesoro tutto da scoprire, un tesoro che rende più bella la tua vita.

«Prendi il largo» perché se mai abbandoni la terra ferma, il calcolo matematico, i rapporti di causa-effetto,… non potrai fare esperienza della Provvidenza di Dio e dell’azione dello Spirito Santo e continuerai a illuderti di poter controllare tutto, di poter prevedere tutto, di sapere bene cosa sia il meglio per te e per gli altri e quali siano i passi per raggiungerlo… E invece c’è un solo Dio e non sei tu.

Ti auguro di poter avere la stessa fiducia di Pietro, fiducia che non solo gli permise di prendere il largo, ma anche di gettare le reti! Fiducia che gli permise di vedere che, poi, quelle stesse reti quasi si rompevano per la gran quantità di pesci.

Scusami se mi sono preso la libertà di darti del tu, ma nel condividere con te queste semplici parole, le ho dette prima di tutto a me stesso perché anche io sono in cammino verso il Paradiso, proprio come te!

Mi piacerebbe tanto che questo triennio associativo, che sta iniziando, lo vivessimo facendoci accompagnare dall’icona biblica della pesca miracolosa (Lc 5, 1-11) e che tutti noi, assistenti e associati, facessimo sempre più spazio a Dio, permettendogli di manifestare in noi le meraviglie del Suo amore!

Buon cammino!

don Gian Luca, assistente acr

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