«Prendi il largo e gettate le vostre
reti per la pesca» (Lc 5, 4).
Così un giorno Gesù disse a Pietro sul
lago di Gennèsaret.
Così oggi, prendendo in prestito le
parole del mio Maestro, mi permetto di dire a ogni associato dell’Azione
cattolica diocesana: «Prendi il largo».
«Prendi il largo», allontanati dalle
zone in cui l’acqua, ma anche i pensieri e le parole ristagnano e rischi di
rimanere incagliato.
«Prendi il largo» perché ne vale la pena
e il Maestro che ti ha scelto ti precede e ti mostra che la sua via, seguita
fino in fondo, ti fa beato realmente, non come pensa il mondo. La notte è
trascorsa in una fatica inutile e le reti sono vuote, ma tu abbi fiducia in chi
ti chiama e riprendi il mare, scostati un poco da terra, ricomincia a sognare
una vita bella, una vita sincera, una vita virtuosa. All’orizzonte c’è il
Paradiso!
«Prendi il largo» perché chi è venuto
dall’esterno e ha preso parte all’assemblea diocesana ha apprezzato l’Associazione
di cui fai parte e ha dichiarato esplicitamente la sua gioia nel guardare la
passione, l’amore che muove la tua azione, il tuo stile.
«Prendi il largo» perché te lo dice un
gran numero di testimoni che, dalla nascita dell’Associazione a oggi, stanno
dimostrando con le loro scelte quotidiane che la santità è possibile, che il
Paradiso è accessibile a tutti. Ti sono stati offerti due giorni di grazia in
cui hai potuto fermarti a considerare le meraviglie che il Signore sta
compiendo nella tua vita e in quella di tanti tuoi fratelli e sorelle. Sono
stati giorni intensi, ma penso di poter dire che sei tornato a casa arricchito
da quello che hai vissuto, da ciò che hai scelto di condividere coi tuoi
fratelli e da ciò che da loro hai potuto ricevere in uno scambio davvero
gratuito e fraterno.
«Prendi il largo» perché Dio si fida di
te e ti rende Suo testimone. E, sentendo su di te lo sguardo benevolo di Dio,
cerca anche tu di avere lo stesso sguardo su chi incontri, cerca di pensare
sempre bene dell’altro, prova a porgergli l’altra guancia, cioè a guardarlo con
amore anche se ti percuote. Comincerai a vedere le cose in modo diverso e Dio
ti darà la grazia di gioire del fratello come di un tesoro tutto da scoprire,
un tesoro che rende più bella la tua vita.
«Prendi il largo» perché se mai
abbandoni la terra ferma, il calcolo matematico, i rapporti di causa-effetto,…
non potrai fare esperienza della Provvidenza di Dio e dell’azione dello Spirito
Santo e continuerai a illuderti di poter controllare tutto, di poter prevedere
tutto, di sapere bene cosa sia il meglio per te e per gli altri e quali siano i
passi per raggiungerlo… E invece c’è un solo Dio e non sei tu.
Ti auguro di poter avere la stessa
fiducia di Pietro, fiducia che non solo gli permise di prendere il largo, ma
anche di gettare le reti! Fiducia che gli permise di vedere che, poi, quelle
stesse reti quasi si rompevano per la gran quantità di pesci.
Scusami se mi sono preso la libertà di
darti del tu, ma nel condividere con te queste semplici parole, le ho dette
prima di tutto a me stesso perché anche io sono in cammino verso il Paradiso,
proprio come te!
Mi piacerebbe tanto che questo triennio
associativo, che sta iniziando, lo vivessimo facendoci accompagnare dall’icona
biblica della pesca miracolosa (Lc 5, 1-11) e che tutti noi, assistenti e
associati, facessimo sempre più spazio a Dio, permettendogli di manifestare in
noi le meraviglie del Suo amore!
Buon cammino!
Nessun commento:
Posta un commento