È il Tuo amore,
Signore, che guarisce il mio cuore, gli dona pace, lo evangelizza rendendomi un
uomo nuovo, tutto proteso verso la novità del Vangelo!
Se Ti ascolto
parlare, Ti guardo vivere e amare,
capisco che Tu per
me sei la vita.
Se tengo lo
sguardo fisso su di Te,
vedo anche una
moltitudine infinita di fratelli di ogni luogo e di ogni tempo, grandi e
piccoli personaggi della storia, uomini e donne anonimi e famosi,…
Se, invece, mi
distraggo e ti perdo di vista, nel mio campo visivo non c’è più posto per
nessuno; resta a malapena lo spazio per me.
Per chi Ti ha incontrato,
che cos’è uno
schiaffo? Che cosa una tunica? (cfr. Mt 5,38-42).
Se sto con Te,
Signore,
la sofferenza, la violenza subita e la persecuzione
diventano un invito ad avere misericordia per chi non vive, ma tira a campare restando
ancorato a ciò che «fu detto agli antichi»
(Mt 5,20-48). [dGL]
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