«Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca» (Lc 5,1-3).
È questo il tempo opportuno per
ascoltare Gesù.
Non c’è altro da fare: la giornata
lavorativa si è conclusa e fino a sera non ci sarà modo di tornare a pescare.
Proprio allora Gesù vide due barche
accostate alla sponda.
Proprio allora per quei pescatori non c’è
motivo di negargli il piccolo favore di «scostarsi un poco da terra».
Che tempo è questo che stiamo vivendo?
È questo il tempo in cui Gesù vede le
nostre barche accostate alla sponda e noi che le guardiamo mentre
meccanicamente puliamo e riponiamo gli attrezzi.
È questo il tempo in cui Gesù ci prega
di scostarci un poco da terra.
Riprendere il mare significa abbandonare
la terraferma e fare esperienza di precarietà: com’è incerto il mare! In mare
gli occhi cercano sempre punti di riferimento fissi. Sulla terraferma ci sembra
di bastare a noi stessi, d’essere autonomi. In mare, no.
È questo il tempo in cui ascoltare Gesù che
insegna; essere finalmente tutt’orecchi, come Maria la sorella di Lazzaro e
Marta.
Anche Marta sulla barca s’è fermata.
È seduta e ascolta.
Che pace mentre Gesù insegna!
Nessun commento:
Posta un commento