«Signore, le onde sono agitate
e la notte è oscura.
Non la vuoi tu rischiarare
per la mia anima, che veglia sola?
Mi dici: “Reggi forte il timone con la mano,
e va’ fiduciosamente.
La tua barchetta mi è cara,
la voglio guidare alla meta.
Solamente, con spirito fedele,
presta sempre attenzione alla bussola
celeste,
che aiuta a raggiungere la meta
nelle tempeste e nella notte.
L’ago vibra lieve,
poi torna di nuovo
a mostrarti la direzione
verso cui io voglio il viaggio”.
Sì, il mio cuore resta fiducioso e
tranquillo:
tu mi guidi nella tempesta e nella notte.
La tua volontà, o Dio, io compirò con animo
vigilante».