«“Nonno,” disse Kosmàs prendendo la
mano del vecchio. “Hai vissuto come il grande albero, sferzato dai temporali,
hai provato gioie e dolori, hai lavorato cent’anni. Come ti è sembrata la vita,
nonno, in questi cento anni?”
“Come un bicchiere d’acqua fresca,”
rispose il vecchio» (Nikos Kazantzakis, La sublime ascesa, Crocetti editore).
Stamattina, leggendo queste righe,
impossibile per me non ripensare a Nonno Giuseppe che offriva a tutti quelli
che lo andavano a trovare nel suo magazzino davanti alla Capitaneria di porto
un bel bicchiere d’acqua fresca e un po’ di ristoro all’ombra di quel grande
albero dalle foglie larghe che sorge proprio lì davanti.
Impossibile non ripensare ai suoi cent’anni
e a quelle parole che ci diceva mentre sorridendo guardava sua moglie, Nonna
Luce, e tutti noi:
«Com’è bella la vita!».
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