martedì 18 giugno 2024

«Come, egli stesso non lo sa» (Mc 4, 27)

 


Brano su cui pregare: Mc 4, 26-34

Grazia da chiedere

Chiedo al Signore la grazia di guardare con gioia i frutti che sto portando.
 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA      

 «Come, egli stesso non lo sa» (v. 27). La storia del seme che viene gettato sul terreno e germoglia e cresce fino a portare frutto, mi fa pensare alla mia vita di discepolo che vive con Gesù (v. 34).

Tra i compiti di un discepolo di Gesù c’è sicuramente la cura del seme che viene gettato sul terreno, ci sono sicuramente i lavori per preparare il terreno e custodire il seme (se faccio un giro per le campagne, mi accorgo facilmente di quanta attenzione e cura il contadino ha per i semi e per le pianticelle che germogliano e crescono, valutando i tempi, le stagioni, le intemperie, gli imprevisti,…). Anch’io, dunque, come discepolo avrò cura di custodire i miei tempi di preghiera, di dedicare il giusto tempo all’ingresso in preghiera e all’uscita dalla preghiera, di confessarmi per ricevere la misericordia di Dio ed essere assolto (sciolto, liberato) dai miei peccati, di partecipare alla celebrazione eucaristica domenicale, di ascoltare quotidianamente la Parola di Dio per meditarla, gustarla, farla scendere nel cuore, di vivere scelte di carità e cura del prossimo, …

Ma poi il discepolo di Gesù vive un tempo di riposo o un tempo di attesa paziente («dorma o vegli, di notte o di giorno») in cui il seme germoglia e cresce e davvero «Come, egli stesso non lo sa».

A partire da queste parabole di Gesù, posso ripensare e ripercorrere la mia vita e notare che se oggi sono qui a pregare, non so spiegarmi fino in fondo come sia successo; se oggi sono qui a fare la carità, non so spiegarmi per filo e per segno da dove sia scaturita questa carità; se oggi porto frutto, molte volte non so spiegarmi come questo frutto sia arrivato, … perché la mia storia è piena di tempi buoni, ma ci sono anche grandinate, inondazioni, imprevisti di ogni genere, fallimenti, sofferenze e prove,… «Come, egli stesso non lo sa». E così la meraviglia per i frutti mi apre gli occhi e riconosco Dio che ha camminato con me e s’è preso cura di me, anche quando tutto sembrava aver preso una piega sbagliata o tutto sembrava perduto.

Ora fisso lo sguardo sulla spiga e sul chicco pieno nella spiga, o sulla senape e sugli uccelli del cielo che fanno il nido alla sua ombra. Il frutto è certo!!! Anche quando le circostanze non mi danno indizi per sperare di vederlo! Anche quando tutto intorno contraddice fede, speranza e carità!!! Gesù è il Maestro. La Sua Parola è affidabile e sulla Sua Parola scelgo di gettare le reti (Lc 5, 1-11)!!!

 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

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