Brano su cui pregare: Mc 4,
26-34
Grazia da chiedere
INTRODUZIONE
ALLA PREGHIERA
Tra i compiti di un discepolo di Gesù
c’è sicuramente la cura del seme che viene gettato sul terreno, ci sono
sicuramente i lavori per preparare il terreno e custodire il seme (se faccio un
giro per le campagne, mi accorgo facilmente di quanta attenzione e cura il
contadino ha per i semi e per le pianticelle che germogliano e crescono,
valutando i tempi, le stagioni, le intemperie, gli imprevisti,…). Anch’io,
dunque, come discepolo avrò cura di custodire i miei tempi di preghiera, di
dedicare il giusto tempo all’ingresso in preghiera e all’uscita dalla
preghiera, di confessarmi per ricevere la misericordia di Dio ed essere assolto
(sciolto, liberato) dai miei peccati, di partecipare alla celebrazione
eucaristica domenicale, di ascoltare quotidianamente la Parola di Dio per
meditarla, gustarla, farla scendere nel cuore, di vivere scelte di carità e
cura del prossimo, …
Ma poi il discepolo di Gesù vive un
tempo di riposo o un tempo di attesa paziente («dorma o vegli, di notte o di giorno») in cui il seme germoglia e
cresce e davvero «Come, egli stesso non
lo sa».
A partire da queste parabole di Gesù,
posso ripensare e ripercorrere la mia vita e notare che se oggi sono qui a
pregare, non so spiegarmi fino in fondo come sia successo; se oggi sono qui a
fare la carità, non so spiegarmi per filo e per segno da dove sia scaturita
questa carità; se oggi porto frutto, molte volte non so spiegarmi come questo
frutto sia arrivato, … perché la mia storia è piena di tempi buoni, ma ci sono anche
grandinate, inondazioni, imprevisti di ogni genere, fallimenti, sofferenze e
prove,… «Come, egli stesso non lo sa».
E così la meraviglia per i frutti mi apre gli occhi e riconosco Dio che ha
camminato con me e s’è preso cura di me, anche quando tutto sembrava aver preso
una piega sbagliata o tutto sembrava perduto.
Ora fisso lo sguardo sulla spiga e sul
chicco pieno nella spiga, o sulla senape e sugli uccelli del cielo che fanno il
nido alla sua ombra. Il frutto è certo!!! Anche quando le circostanze non mi
danno indizi per sperare di vederlo! Anche quando tutto intorno contraddice
fede, speranza e carità!!! Gesù è il Maestro. La Sua Parola è affidabile e sulla
Sua Parola scelgo di gettare le reti (Lc 5, 1-11)!!!
-
Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
-
Fai presente la
tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire
dal brano biblico: cosa dice a te?
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COME TI TOCCA quello che
comprendi? Quale sentimento ti suscita?
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli
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