«Non sia turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me» (Gv 14,1). Molte volte mi sono
imbattuto in questo versetto in occasione della celebrazione dei funerali di
qualche parrocchiano. Oggi mi tornano in mente queste parole di Gesù mentre
ascolto la notizia della morte di don Giovanni, un mio confratello che ha
trascorso la vita mettendosi al servizio di Cristo e della nostra Diocesi.
Aveva un bel sorriso don Giovanni, me lo
ricorda la foto scelta dal giornale online in cui accanto alle informazioni
biografiche, posso leggere la testimonianza di tante persone che lo hanno
conosciuto e che si sono sentite accompagnate dalla sua tenera mitezza (trovi qui l'articolo del giornale diocesano L'ancoraonline).
Leggo e penso che essere cristiani sia
semplicemente stare dove il Signore ti manda e ricordare con la vita la mitezza
di Gesù, la Sua capacità di fermarsi e farsi prossimo delle persone che
incontrava.
Noi cristiani abbiamo i nostri difetti,
i nostri limiti, le nostre corte vedute e i nostri ristretti orizzonti, ma
abbiamo la possibilità di fare la strada con Gesù, di tenere fisso lo sguardo
su di Lui, di fermarci quando si ferma Lui, di farci prossimi quando Lui si fa
prossimo,… Spesso non riesco a cogliere questa possibilità, ma Gesù sempre mi chiama
e mi incoraggia a ricominciare.
Caro don Giovanni, ti ringrazio per avermi
dato buona testimonianza della fede, della speranza e della carità che
animavano la tua vita di cristiano e di prete!
Il Signore ti doni la pace e la gioia dei santi!
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