venerdì 8 settembre 2017

Non temere

L’esposizione eucaristica è avvenuta da qualche minuto e mi avvicino all’ambone per iniziare la preghiera. Il lezionario è aperto e il Vangelo del giorno mi sta davanti. Nel silenzio scorro il testo con gli occhi e mi fermo su un versetto che sembra messo lì per l’occasione: «Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”» (Lc 5, 8).

Anch’io adesso sono davanti al Signore.
Anch’io, se sono sincero, devo fare mie le parole di Simon Pietro: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore».
Anch’io con Simon Pietro adesso sono pronto ad ascoltare la risposta di Gesù: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini» (Lc 5, 10).

Ed è come se Gesù mi dicesse: so chi sei, so che sei un peccatore, ma offro la mia vita per te, ti chiamo a stare con me, sono seduto sulla tua barca, non ho paura di stare vicino a te.

Ieri sera, Signore, era necessario per tutti noi incontrarti!

Era necessario vederti salire sulla nostra barca!

Era necessario che fossi proprio Tu a chiederci di scostarci un poco da terra (cfr. Lc 5, 3). Non lo avremmo fatto se ce lo avesse chiesto un altro: la notte era durata troppo tempo e le reti erano vuote e i nostri cuori erano affannati per la fatica di una lunga veglia.

Ieri sera, Signore, era necessario per tutti noi ascoltare quel non temere detto con amore a squarciare, finalmente, le tenebre del dubbio di non essere amati, di non essere all’altezza, di non essere buoni a stare con te, di non riuscire a trovarti, a vederti, a seguirti, ad amarti.

Ora, Signore, aiutaci a metterci in cammino per annunciarti vivo e presente in mezzo a noi! [dGL]

Nessun commento:

Posta un commento