Inizia un nuovo anno e io penso al
tempo.
Quel tempo che a volte do per scontato o
non apprezzo, disperdendomi in cose di poco conto… Quel tempo che… sembra
sempre essercene tanto e poi finisce sempre per essere troppo poco: «Affrettiamoci ad amare, le persone se ne
vanno così presto», ci ricorda Jan Twardowski. Quel tempo che più lo
crediamo nostro e meno lo viviamo, perché non ne facciamo dono ma possesso da
spendere il più possibile per noi, per il nostro bene… Quel tempo che sarebbe
giusto «per pensare un po’ di più alla
bellezza delle cose», come cantano i Modà…
È mentre sono immerso in questi pensieri
che l’amico Agostino entra nel mio studio e, accomodandosi su una sedia, mi
domanda:
«Che
cos’è dunque il tempo?».
Agostino è uno in gamba e non si limita
a porre domande, a suscitare dubbi. Poi cerca anche di aiutarti a chiarire la
questione per arrivare a una qualche risposta. E così ieri mattina ha iniziato
a ragionare: «Se nessuno me lo chiede, lo
so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più. […]».
Cari amici, vi risparmio il resto della
riflessione in cui ci siamo intrattenuti per un’oretta e vi dico solo le
conclusioni; tutto il resto potete leggerlo nelle sue Confessioni al libro undicesimo. Verso la fine della nostra conversazione,
Agostino saltò sulla sedia e, con l’entusiasmo di chi ha fatto una grande
scoperta, esclamò: «In te, anima mia,
misuro il tempo. […] Sì, l’impressione
che le cose passando producono in te rimane quando le cose sono passate: è
questa che è presente, non quelle, che sono passate perché lei nascesse. È
questa che misuro, quando misuro il tempo. Il tempo è lei – o non è il tempo
quello che misuro». (S. Agostino, Confessioni,
Libro undicesimo).
Amici, ci è concesso per dono di Dio di
poter custodire nell’anima quelle cose che ci accadono e più sono significative
per noi: un incontro, una passeggiata, un’esperienza, un lavoro, un raccolto,
una vendemmia, una preghiera, un gioco, una festa, una riconciliazione,… un amore!
Soprattutto vorrei che ora fissassimo
l’attenzione su un amore, l’AMORE:
quello che cambia per sempre la nostra vita, quello da cui ha avuto origine
ogni altra cosa, quello da cui ha avuto inizio la storia! Quell’amore che è il
rivelarsi di Dio e in modo particolare la Sua incarnazione, il Suo venire a
stare in mezzo a noi, il Suo rimanere con noi per sempre, la Sua MISERICORDIA!
Che cosa si imprime nell’anima più di
ogni altra cosa? L’amore! Quell’amore che anche oggi stiamo celebrando,
quell’amore di cui abbiamo sentito parlare nelle letture che abbiamo ascoltato;
quell’amore che si fa benedizione di Dio per il suo popolo (Nm 6,22-27),
quell’amore che per grazia di Dio anche noi possiamo esprimere amandoci come
Lui ci ha amati; quell’amore che è eterno: ieri, oggi e sempre.
La benedizione di Dio, consegnata a
Mosè, oggi discende su di noi e si diffonde benefica su tutto l’anno. Dio si fa
benedizione per l’uomo e nella storia, in ogni storia umana, semina con
larghezza i suoi benefici. Così il nostro tempo, se lo desideriamo, è caratterizzato
dall’incontro continuo con la grazia di Dio, con la Sua Provvidenza, con la
luce del Suo volto che tutte rischiara le tenebre. L’esperienza di Mosè e del
popolo d’Israele ci rivela che il Signore è custode dell’uomo, sua luce lungo
il cammino, sua pace.
E la nostra esperienza di Dio sta lì a
confermarci questa verità: si sono impresse nella nostra anima e quindi fanno
parte della nostra memoria, le cose di Dio, le Sue opere in nostro favore, il
Suo dare la vita per noi. Come Maria, noi abbiamo la possibilità di custodire
queste cose per meditarle nel nostro cuore e affrontare con fiducia e amore il
tempo che ci è dato di vivere.
Amici,
cominciamo questo nuovo anno con un sorriso di gioiosa meraviglia:
l’uomo,
ogni uomo è la gioia di Dio e Dio la gioia dell’uomo, di ogni uomo!
Vorrei che all’inizio di questo nuovo
anno facessimo nostre le parole di un altro amico, il card. Van Thuan. Egli,
imprigionato per la sua fede cristiana, pregava così:
«Gesù,
io
non aspetterò, vivo il momento presente, colmandolo di amore.
La linea retta è fatta di milioni di
piccoli punti uniti uno all’altro.
Anche
la mia vita è fatta di milioni di secondi e di minuti uniti uno all’altro.
Dispongo perfettamente ogni singolo
punto e la linea sarà retta.
Vivo
con perfezione ogni minuto e la vita sarà santa». (card. F. X. Nguyen Van Thuan)
Lo
Spirito Santo ci aiuti a vivere anche la più piccola frazione di tempo con
amore, il Suo stesso amore! [dGL]
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