2. Fin dall’inizio
del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di
riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore
evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo. Nell’Omelia della Santa Messa per l'inizio del pontificato dicevo: «La Chiesa nel suo
insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per
condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso
l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in
pienezza». Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior
preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro
impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere
comune. In effetti, questo presupposto non solo non è più tale, ma spesso viene
perfino negato. Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto
culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede
e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra più essere così in grandi settori
della società, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte
persone.
3. Non possiamo accettare che il sale diventi
insipido e la luce sia tenuta nascosta (cfr Mt 5,13-16). Anche l’uomo di
oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per
ascoltare Gesù, che invita a credere in Lui e ad attingere alla sua sorgente,
zampillante di acqua viva (cfr Gv 4,14). Dobbiamo ritrovare il gusto di
nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane
della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (cfr Gv 6,51).
L’insegnamento di Gesù, infatti, risuona ancora ai nostri giorni con la stessa
forza: «Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane
per la vita eterna» (Gv 6,27). L’interrogativo posto da quanti lo
ascoltavano è lo stesso anche per noi oggi: «Che cosa dobbiamo compiere per
fare le opere di Dio?» (Gv 6,28). Conosciamo la risposta di Gesù: «Questa
è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato» (Gv 6,29).
Credere in Gesù Cristo, dunque, è la via per poter giungere in modo definitivo
alla salvezza. [Benedetto XVI, La
porta della fede]
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