lunedì 11 giugno 2012

Sorriso

Stamattina, visitando il blog di Alessandro D’Avenia (www.profduepuntozero.it), ho letto una sua testimonianza su tre personaggi straordinari: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e don Pino Puglisi.

Durante la lettura, mi sono commosso a queste parole: «Del terzo, padre Puglisi, so qualcosa di più per la consuetudine tra le mura del liceo. Era puntuale e sempre sorridente. Non aveva grandi doti oratorie, ma la forza semplice e convincente di chi pronuncia parole vissute. Aveva di che disperarsi e rattristarsi, ma sorrideva sempre. Non si trattava di un ottimismo leggero perché poco compromesso con la realtà, ma del sorriso di chi non ignora i problemi e li affronta giorno per giorno nella celebrazione della Messa. Da lì traeva la sua forza quotidiana».

Il sorriso, la beatitudine, la gioia di don Pino e di ogni uomo sono dono di Dio.

La fiducia nell’opera del Signore cresce e si consolida nel tempo, anche grazie alla prova, alle persecuzioni, alle difficoltà.

La liturgia di oggi ci presenta Elia (1Re 17, 1-6) che vive le parole pronunciate dal Salmista (Sal 120/121): «Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra». Il profeta è costretto a nascondersi, Dio è lì con lui, gli parla ed è fedele: non gli fa mancare il necessario per vivere. Nella prova e nella persecuzione la beatitudine e il sorriso dell’uomo sono segni della sua totale fiducia in Dio.

Le parole di Gesù nel Vangelo di oggi mi colpiscono al cuore, non per uccidermi ma per farmi vivere! Egli dice: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia» (Mt 5, 11).

Penso al mio stato d’animo di fronte alla falsità, all’ipocrisia, alle maldicenze, alle parole che fanno male,…

Signore, per me è già difficile restare sereno, come puoi chiedermi addirittura di rallegrarmi ed esultare?

Come sempre, è la Tua Parola a rispondermi: «… grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi» (Mt 5, 12).

Tenendo fisso lo sguardo su Gesù e riconducendo a Lui ogni cosa, ritroveremo il sorriso e, come i profeti, i santi, don Pino e tanti luminosi testimoni del Vangelo, saremo beati! [dGL]

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