Lorenzo o, come
dicevan tutti, Renzo non si fece molto aspettare. Appena gli parve ora di
poter, senza indiscrezione, presentarsi al curato, v’andò con la lieta furia d’un
uomo di vent’anni, che deve in quel giorno sposare quella che ama. […]
Comparve
davanti a don Abbondio, in gran gala, con penne di vario colore al cappello,
col suo pugnale dal manico bello, nel taschino de’ calzoni, con una cert’aria
di festa… [A. Manzoni, I Promessi sposi]
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