Carissima, Carissimo,
quest’anno
il cammino associativo ci propone l’icona biblica della Trasfigurazione come ce
la racconta l’evangelista Matteo al capitolo 17 del suo Vangelo (vv. 1-9).
Penso
che possiamo prenderci un po’ di tempo per fare anche noi l’esperienza di
Pietro, Giacomo e Giovanni con Gesù che li conduce in disparte, su un alto
monte (v. 1).
Proviamo,
dunque, a leggere e rileggere il Vangelo della Trasfigurazione tenendo sullo
sfondo alcune semplici considerazioni e domande.
«E
fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti
divennero candide come la luce» (Mt 17, 2).
Che
effetto ti fa?
A
cosa pensi mentre sei lì?
Quali
parole senti salirti dal cuore?
Fidarti
della chiamata di Gesù ad andare con Lui su un alto monte, ti HA DONATO non
solo la vista di un magnifico panorama (un po’ te l’aspettavi), ma anche
qualcosa che proprio non avresti mai potuto immaginare, progettare, prevedere,
programmare: «E fu trasfigurato davanti a
loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la
luce» (v. 2).
Il
sole lo vedi sempre da lontano, Gesù invece è qui vicino a te!
Puoi
stare con Lui e non ti abbaglia. Puoi stare con Lui e non ti brucia.
Puoi
stare con Lui!
Egli ti chiama e ti vuole con sé!
Che
meraviglia!
Prova
a ricordare quando, vivendo un’esperienza, ti aspettavi che fosse bella e
invece è stata ancora più bella, e magari hai esclamato: «Non avrei mai
immaginato che potesse essere così!».
Prova a ricordare un episodio della tua vita in cui ti sei meravigliato di Dio, della Sua opera, della Sua bellezza, del Suo amore per te!
Ma
OGGI, di fronte a Gesù che ti prende con sé (v. 1), potresti anche brontolare
dentro di te: «Ancora salire, ancora su
un monte; il solito cammino in salita; mai una volta che ci prenda per andare
in discesa… Uffa! Ancora!?!».
Sì.
Ancora!
Ma
in quell’«Ancora», se provi a fare
tutto come Gesù, vedrai quello che non ti immagini, il bellissimo che non ti
aspetti!
Così ci godiamo il bello che ci viene
donato: «Signore, è bello per noi essere
qui! Se vuoi, farò…» (v. 4).
Non
sei da solo con Gesù: ci sono altri che sono saliti con te.
Lungo
la strada ci siamo aspettati, accordati, aiutati, incoraggiati, conosciuti,
apprezzati, … forse qualcuno lo abbiamo anche disprezzato, escluso,
maltrattato, … forse siamo stati noi a essere esclusi, disprezzati,
maltrattati,…
Ma
ora siamo sul monte e il Signore si manifesta a tutti!
La
Sua luce è per tutti, nessuno escluso.
Sul
monte vediamo che Cristo si dona come la luce del sole e si rende accessibile
anche a quelli che io non voglio con me, anche a quelli per i quali io non sono
disposto a donarmi, a sprecarmi, …
La
nube luminosa che li copre (v. 5) mi fa pensare a Dio che ci raccoglie tutti
per custodirci, proteggerci, scaldarci, salvarci.
«Mentre
scendevano dal monte,…» (v. 9).
Subito
dopo un’esperienza entusiasmante, come ti senti?
E
come senti e vedi le cose?
Ricordo
che da giovani, tornando dal Monte, dopo una lunga passeggiata, giocavamo a
calcio senza pensare alla fatica e alla stanchezza accumulata durante
l’escursione appena conclusa. Avevamo una giornata di cammino nelle gambe,
eppure ci sembrava di volare!
Ricordo
che tornando dagli Esercizi Spirituali quella stessa realtà che prima degli
Esercizi mi spaventava e mi bloccava, non mi faceva più paura ed ero pieno di
fiducia e di voglia di affrontarla.
Ricordo
che ogni volta che prego e celebro la Messa, mi sento come i discepoli quando
Gesù gli dice: «Alzatevi e non temete»
(v. 7).
E allora questa “discesa” dal monte com’è?
Sono
le cose, che abbiamo o che conquistiamo, a darci gioia e vita?
O
è Cristo a darci continuamente gioia e vita perché al Suo passaggio stilla
l’abbondanza (leggi il Salmo 65/64)?
Abbiamo
gli occhi pieni di Cristo?
Pietro,
Giacomo e Giovanni «Alzando gli occhi non
videro nessuno, se non Gesù solo» (v. 8). Abbiamo anche noi gli occhi pieni
di Cristo?
Carissima, Carissimo,
spero
che tu OGGI accetti di fare questa “escursione”, questa “salita” con Gesù!
Spero
che tu OGGI accetti di guardare Gesù!
Spero
che tu OGGI accetti di ascoltarlo: «Ed
ecco una voce dalla nube che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui
ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”» (v. 5).
Spero
che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù, in modo da vedere nell’altro sempre
e soltanto un fratello, una sorella da accogliere, stimare, amare.
Spero
che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù, in modo da esserne annunciatore e
portatore in ogni luogo, in ogni tempo, in ogni incontro!
Spero che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù,
in modo da scoprire che Egli è il Signore della tua vita!
Buon cammino con Gesù e con gli occhi
pieni di Gesù!
don Gian Luca

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