mercoledì 22 ottobre 2025

Lettera agli adulti di Azione Cattolica

Tabernacolo della chiesa delle Romite Ambrosiane del Sacro Monte di Varese

Carissima, Carissimo,
quest’anno il cammino associativo ci propone l’icona biblica della Trasfigurazione come ce la racconta l’evangelista Matteo al capitolo 17 del suo Vangelo (vv. 1-9).
 
Penso che possiamo prenderci un po’ di tempo per fare anche noi l’esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni con Gesù che li conduce in disparte, su un alto monte (v. 1).
Proviamo, dunque, a leggere e rileggere il Vangelo della Trasfigurazione tenendo sullo sfondo alcune semplici considerazioni e domande.
 
«E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 17, 2).
Che effetto ti fa?
A cosa pensi mentre sei lì?
Quali parole senti salirti dal cuore?
Fidarti della chiamata di Gesù ad andare con Lui su un alto monte, ti HA DONATO non solo la vista di un magnifico panorama (un po’ te l’aspettavi), ma anche qualcosa che proprio non avresti mai potuto immaginare, progettare, prevedere, programmare: «E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (v. 2).
Il sole lo vedi sempre da lontano, Gesù invece è qui vicino a te!
Puoi stare con Lui e non ti abbaglia. Puoi stare con Lui e non ti brucia.
Puoi stare con Lui!
Egli ti chiama e ti vuole con sé!
Che meraviglia!
Prova a ricordare quando, vivendo un’esperienza, ti aspettavi che fosse bella e invece è stata ancora più bella, e magari hai esclamato: «Non avrei mai immaginato che potesse essere così!».
Prova a ricordare un episodio della tua vita in cui ti sei meravigliato di Dio, della Sua opera, della Sua bellezza, del Suo amore per te!

Ma OGGI, di fronte a Gesù che ti prende con sé (v. 1), potresti anche brontolare dentro di te: «Ancora salire, ancora su un monte; il solito cammino in salita; mai una volta che ci prenda per andare in discesa… Uffa! Ancora!?!».
Sì. Ancora!
Ma in quell’«Ancora», se provi a fare tutto come Gesù, vedrai quello che non ti immagini, il bellissimo che non ti aspetti!
 
Così ci godiamo il bello che ci viene donato: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò…» (v. 4).
Non sei da solo con Gesù: ci sono altri che sono saliti con te.
Lungo la strada ci siamo aspettati, accordati, aiutati, incoraggiati, conosciuti, apprezzati, … forse qualcuno lo abbiamo anche disprezzato, escluso, maltrattato, … forse siamo stati noi a essere esclusi, disprezzati, maltrattati,…

Ma ora siamo sul monte e il Signore si manifesta a tutti!
La Sua luce è per tutti, nessuno escluso.
Sul monte vediamo che Cristo si dona come la luce del sole e si rende accessibile anche a quelli che io non voglio con me, anche a quelli per i quali io non sono disposto a donarmi, a sprecarmi, …
La nube luminosa che li copre (v. 5) mi fa pensare a Dio che ci raccoglie tutti per custodirci, proteggerci, scaldarci, salvarci.
 
«Mentre scendevano dal monte,…» (v. 9).
Subito dopo un’esperienza entusiasmante, come ti senti?
E come senti e vedi le cose?
Ricordo che da giovani, tornando dal Monte, dopo una lunga passeggiata, giocavamo a calcio senza pensare alla fatica e alla stanchezza accumulata durante l’escursione appena conclusa. Avevamo una giornata di cammino nelle gambe, eppure ci sembrava di volare!
Ricordo che tornando dagli Esercizi Spirituali quella stessa realtà che prima degli Esercizi mi spaventava e mi bloccava, non mi faceva più paura ed ero pieno di fiducia e di voglia di affrontarla.
Ricordo che ogni volta che prego e celebro la Messa, mi sento come i discepoli quando Gesù gli dice: «Alzatevi e non temete» (v. 7).
 
E allora questa “discesa” dal monte com’è?
Sono le cose, che abbiamo o che conquistiamo, a darci gioia e vita?
O è Cristo a darci continuamente gioia e vita perché al Suo passaggio stilla l’abbondanza (leggi il Salmo 65/64)?
Abbiamo gli occhi pieni di Cristo?
Pietro, Giacomo e Giovanni «Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo» (v. 8). Abbiamo anche noi gli occhi pieni di Cristo?
 
Carissima, Carissimo,
spero che tu OGGI accetti di fare questa “escursione”, questa “salita” con Gesù!
Spero che tu OGGI accetti di guardare Gesù!
Spero che tu OGGI accetti di ascoltarlo: «Ed ecco una voce dalla nube che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”» (v. 5).
Spero che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù, in modo da vedere nell’altro sempre e soltanto un fratello, una sorella da accogliere, stimare, amare.
Spero che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù, in modo da esserne annunciatore e portatore in ogni luogo, in ogni tempo, in ogni incontro!
Spero che tu OGGI abbia gli occhi pieni di Gesù, in modo da scoprire che Egli è il Signore della tua vita!

Buon cammino con Gesù e con gli occhi pieni di Gesù!
 
don Gian Luca

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