lunedì 15 luglio 2024

lunedì 8 luglio 2024

Ti basta la mia grazia

 

Brano su cui pregare: 2Cor 12, 7-10

Grazia da chiedere

Chiedi al Signore la grazia di contemplare la Sua grazia che ti raggiunge lì dove sei più ferito, più debole, più vulnerabile!

 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA      

Assistiamo qui a un ribaltamento di prospettiva. La debolezza non come un impedimento, la spina nella carne non come una disgrazia ma come una porta attraverso la quale si manifesta la grazia di Dio, la Sua forza, il Suo amore, la Sua misericordia. E se anche la nostra preghiera è come quella di Paolo (v. 8), il Signore risponde a noi come a Paolo: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (v. 9).

Ora a noi la scelta di convertirci a questa parola del Signore e vedere la Sua forza che «si manifesta pienamente nella debolezza» o continuare a fissare la nostra effettiva debolezza (effettiva, perché chi di noi potrebbe negare una sua qualche debolezza?).

È innegabile, però, che quella benedetta debolezza ci ha messi nella condizione di cercare Dio e il prossimo, ci ha fatti uscire e scoprire che non siamo soli ma tra fratelli e sorelle. Sicuramente è una debolezza o sono più debolezze dolorose come spine nella carne, ma se non ci fossero quelle debolezze in cui il buon samaritano ci soccorre e ci manifesta la sua cura e il suo amore per noi, se non ci fossero quelle spine a salvarci dalla tentazione di montare in superbia, molto presto ci convinceremmo di poter fare da soli, di non aver bisogno dell’Altro, né dell’altro. E sarebbe per noi l’inizio della disperazione: un mondo di solitudine, dove le porte per uscire fuori e chiedere aiuto o accorgersi dell’amore sono tutte sigillate. Che noia sarebbe una vita così! Una vita dove nessuno ha bisogno dell’altro: tu non hai bisogno degli altri ma anche gli altri non hanno bisogno di te.

«Ti basta la mia grazia» che quando hai una spina nella carne non finisci mai di contemplarla quella grazia, quella compagnia, quella cura, quell’amicizia, quella presenza! E anche qui la grazia non ci basta nel senso che così siamo autonomi e possiamo fare a meno degli altri, ma proprio perché ci fa riconoscere che Uno ci fa grazia, Uno ci salva facendoci dono di tutto se stesso. Così è con le nostre spine e debolezze che gli rendiamo la migliore testimonianza perché è lì che ci siamo sentiti raggiunti e salvati dal Suo amore senza misura e senza condizioni!

E allora davvero possiamo anche noi dire con San Paolo: «… quando sono debole, è allora che sono forte» (v. 10).

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli