mercoledì 17 novembre 2021

Maledetta paura

 

«Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo…”» (Lc 19,20-21).
 
La paura ha condizionato la vita di quell’uomo e gli ha impedito di fidarsi di quello stesso padrone che gli aveva affidato il suo capitale da far fruttare.
 
Ieri e oggi sui social m’imbatto nella stessa maledetta paura.
Una paura che fa alzare muri, protetti da armi e filo spinato, per tenere lontani tutti i nemici. Osservando tali fortificazioni, penso alla città di Troia che deve difendersi dall’assalto di Achille e dei migliori guerrieri Achei! Ma poi, vado a vedere questi “invasori” e mi accorgo che non c’è proprio nulla da temere: sono bimbi, ragazzi, giovani, donne e uomini che somigliano a noi e, se guardo i loro occhi spaventati, infreddoliti, terrorizzati,… piango con loro e per loro. Se li guardo, anche solo per un momento, non posso fare a meno di maledire la paura, che ci fa chiudere il tesoro in un fazzoletto e ci fa pensare che per proteggerlo siano necessari muri, armi, filo spinato,…
Ma quel tesoro è l’unico che si moltiplica solo quando lo si condivide!
 
Poi, sempre sui social, m’imbatto nella paura del bambino che forse un giorno nascerà, e il “forse” dipende dalla paura di chi lo aspetta il bambino. Paura di un “invasore” indesiderato che condizionerà la vita, paura di non essere pronti a crescerlo, paura di quello che significherà essere madri e padri, paura della società, paura del mondo sempre più ingiusto, paura del “te” che non coincide con me e quindi sicuramente mi causerà qualche problema.

E anche stavolta non posso fare a meno di maledire la paura che ci fa percepire come nemico della nostra vita un piccolissimo innocente indifeso, che ci chiederà solo d’essere guardato con amore…
 
Le paure sono tantissime e non posso elencarle tutte.
Ho scritto di queste due paure perché tra ieri e oggi le ho intercettate su internet.
Ho scritto di queste due paure non per mettere in discussione le leggi, né per giudicare qualcuno, ma solo per rivolgermi alla coscienza di ciascuno perché ogni volta che ci troviamo a dover scegliere tra alzare un muro o aprire il cuore, sappiamo con certezza che la gioia entra solo quando apriamo il cuore! [dGL]

Nessun commento:

Posta un commento