venerdì 7 maggio 2021

Oggi gioia


Sono le otto di mattina.
Sotto casa sento voci allegre e squillanti.
Ma che succede?
È il compleanno di una persona e le stanno facendo gli auguri.
L’allegria ha attirato la mia attenzione e non ho resistito: mi sono affacciato a guardare, perché dovevo per forza conoscere il motivo di tanta gioia.
 
Gesù dice ai suoi discepoli che con Lui la loro gioia è gioia piena (Gv 15, 11).
 
Basta lasciar trasparire questa gioia piena per attirare sguardi, orecchie, cuore, vite,...
Proprio com’è successo a me stamattina: la gioia di quelle persone mi ha attirato.
Infatti in giro è pieno di gente che, incontrando noi cristiani, rimane colpita dalla nostra gioia, dai nostri sorrisi e dalla nostra cordialità.
Tutti si chiedono: “Da dove gli viene questa gioia?”.
 
Come tutte le mattine, vado in chiesa per celebrare la S. Messa.
In sacrestia indosso il camice, la stola e la casula.
Emidio suona la campanella, come tutte le mattine.
Sto per leggere l’antifona di ingresso, quando la porta laterale si spalanca ed entra qualcosa di grigio che non distinguo bene perché tra i banchi si muove agile e rapido. Quando arriva a metà chiesa, capisco che si tratta di un bel cane grigio, grande, forte e vivace. Ha l’espressione da giocherellone e si affretta verso l’altare. Mi passa davanti mentre sorrido di cuore, si avvicina al cero pasquale e poi se ne torna verso il portone.
 
Chissà che effetto gli avrà fatto vederci tutti fermi in silenzio a guardarlo!
Lui sicuramente ha fatto un grande effetto a me: la sua vivacità gioiosa solo per il fatto di esserci e di essere inseguito dalla sua padrona, come se fosse un gioco, ha messo in discussione quella tentazione di appiattire tutto, anche la Messa, in una scontata abitudine.
 
La chiamo tentazione, perché la vita non si può mai dare per scontata, non si può mai ridurre ad abitudine; ogni istante è diverso da quello che lo precede e da quello che lo segue, eppure noi siamo tentati di considerare scontate molte cose.
Arriviamo a dare per scontato perfino l’amore più grande, quello del Cristo!
Così l’amore di Cristo non ci dice più niente e noi addossiamo la responsabilità alla Chiesa, ai preti, ai cristiani,… senza mai pensare che potremmo essere noi ad aver archiviato come scontata la gioia che il Cristo è venuto a donarci.
 
Mi sa che parliamo troppo di gioia, ma ne lasciamo trasparire poca.

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