Mettendo in ordine alcune carte nell'ufficio parrocchiale, ho trovato un santino della Pasqua Studentesca del 1943 recante questa bella citazione di Alessandro Manzoni, molto significativa per i nostri tempi:
"Perché la disgrazia non è il patire, e l'esser poveri; la disgrazia è il far del male" (A. Manzoni, I Promessi sposi, cap. XXIV).
Incuriosito ho cercato la citazione completa.
Il testo suona così:
"...benché ci sia la carestia, bisogna ringraziare il Signore, ed esser contenti: far quel che si può, industriarsi, aiutarsi, e poi esser contenti. Perché la disgrazia non è il patire, e l'esser poveri; la disgrazia è il far del male".
Bellissimo incoraggiamento per ciascuno di noi:
"far quel che si può, industriarsi, aiutarsi, e poi esser contenti"! [dGL]
Caro Don Gian Luca, il cultore del Manzoni era il caro Don Filippo Consorti: Don Pippo ci ha allevato a Vangelo e Promessi Sposi (e Don Bosco).
RispondiEliminaSaluti, Luca Cellini
Peccato che sono pochi quelli che leggono i promessi sposi...aiuterebbe tanti ragazzi a scoprrire i valori belli e veri della vita, l'amore, la fiducia , il rispetto della parola data,la provvidenza, la fede in Dio e la sua presenza amorevole vicina ad ogni uomo e ancora il trionfo del bene sul male.
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