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Nella foto la scultura di cui si parla nel post |
Ogni mattina
la donna è lì in chiesa coi suoi lunghi capelli sciolti e il suo vaso di
profumo prezioso. Io torno all’altare con la pisside, dopo la Comunione, e i
nostri cammini si intersecano: entrambi sulla via di Cristo, entrambi a seguire
le Sue orme.
La donna è
fissa nel legno scolpito, ma non come chi è imprigionato.
Ella è
libera! La sua è la libertà piena di chi è “preso” da Dio e dal Suo amore, così
da fare solo la volontà di Dio! «Conoscerete la verità e la verità vi
farà liberi» (Gv 8, 32).
Mi fa bene
questa intersezione che avviene ogni mattina: mi ricorda che non cammino la mia
personale strada, ma quella di Cristo e del Suo Corpo che è la Chiesa. Mi
ricorda che l’amore di Dio segue vie misteriose e raggiunge anche il più
impensabile. Mi ricorda che se amo il Cristo, è l’amore di Cristo che mi porta:
chi portò quella donna a versare il suo profumo per Gesù? (Mc 14, 3-9). Chi
portò la Maddalena e le altre donne al sepolcro la mattina di Pasqua? (Mc 16,
1-8).
Ce le portò
il Cristo che avevano accolto, seguito, amato.
Chi può
portarmi o riportarmi sulla via di Cristo?
Soltanto il
Cristo, accolto, seguito, amato.
Se non sarà il Cristo a portarmi, il mondo continuerà a dividersi per me in buoni e cattivi, giusti e ingiusti, ritardatari e puntuali, meritevoli e non meritevoli,… quelli che hanno capito e quelli che non hanno capito, incoerenti e coerenti… mentre «in verità, in verità» siamo tutti e ciascuno figli, figli da Dio amati!
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