giovedì 1 aprile 2021

Primavera di Grazia



Alcune immagini dell'altare della reposizione preparato dai catechisti e dalle catechiste della Parrocchia Cristo Re di Porto d'Ascoli - Giovedì Santo 2021

L’amore è sempre inedito.
E l’inedito sconvolge, fa paura, suscita diffidenza: «Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia e non sa quello che trova», dice un proverbio popolare.
L’inedito può portare con sé la tentazione di tirarsi indietro e di opporsi fino a rifiutare l’amore.
 
L’ultima cena è una delle tante cene pasquali ebraiche:
chissà quante ce n’erano state da quella prima cena consumata in Egitto,
e chissà quante se ne stavano celebrando nelle case d’Israele in quella stessa sera.
La Pasqua ha un suo schema e i discepoli l’avevano preparata come ogni anno, ma a un certo punto succede davanti ai loro occhi una cosa mai vista.
Eppure di Pasque ne avevano vissute tante!
I Dodici si trovano di fronte alla novità, di fronte all’inedito dell’amore di Dio e la loro reazione non tarda a manifestarsi: «Signore, tu lavi i piedi a me?» (Gv 13, 6).
Come dire: «Che è mai questo? Il Signore prende e si mette a fare il servo?».
 
Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo» (v. 7).
Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!» (v. 8), cioè «Non voglio, non posso proprio accettarlo, non così!».
 
Ma poi la Parola di Gesù sblocca la resistenza di Pietro: «Se non ti laverò, non avrai parte con me» (v. 8).
E Pietro sente che avere parte con Gesù – cioè essere in comunione con Lui – è ciò che vuole più di tutto!!!
La Parola di Gesù sblocca Pietro e sblocca anche noi inserendoci nell’amore di Cristo, l’amore che va fino alla fine: «… avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (v. 1).
 
Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia, contempliamo l’amore inedito di Dio che si consegna a noi nel pane e nel vino consacrati – il Suo Corpo e il Suo Sangue – perché abbiamo parte con Lui, cioè perché ci amiamo gli uni gli altri come Lui ci ama, in modo inedito, senza misura e senza condizioni.
 
Ci aiuterà a entrare nell’amore di Dio la preghiera che faremo stasera nel silenzio, sostando davanti al nostro altare della reposizione.
Per dire l’inedito, abbiamo fatto fiorire il cielo e così abbiamo reso visibile quello che ai nostri occhi distratti non appare quasi mai: il buon Dio fa piovere su di noi con abbondanza la Sua Grazia!!!
A questa meravigliosa fioritura di GRAZIA vogliamo imparare a rispondere offrendo a Dio il nostro meglio: l’amore che si esprime anche in quella gentilezza che ogni giorno con semplicità possiamo donare gli uni agli altri.



Nessun commento:

Posta un commento