A pranzo don Domenico cominciò a raccontare:
«Quando ero vice-parroco a San Filippo Neri (1966-1975), un
giorno è venuto in parrocchia un uomo a chiedere il Battesimo per suo figlio.
Ci siamo
accordati per la Domenica, ma quando gli ho comunicato l'orario del Battesimo,
ha cominciato a dire che era troppo tardi e a chiedere di celebrarlo nella
Messa precedente, perché lui, subito dopo, doveva partire per motivi di lavoro.
Viste le sue
motivazioni, alla fine ho deciso di anticipare il Battesimo rispetto al solito
orario.
La Domenica
mattina, dopo la Messa, ho salutato la famiglia del bambino e il papà che aveva
urgenza di partire.
Dopo pranzo,
sono andato al Ballarin a vedere la partita della Samb.
Mentre,
tifoso tra i tifosi, seguivo il gioco delle due squadre, ho sentito dietro di
me una voce che mi sembrava di conoscere.
Mi sono
girato e chi mi sono ritrovato davanti? Il papà del bambino!
L'ho
guardato e sorridendo gli ho detto: "E me lo potevi dire che era perché
dovevi venire a vedere la Samb! Lo vedi che avremmo fatto in tempo? Sono qui
anch'io!"».
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