Vista l'esperienza che sto maturando nel campo delle riunioni,
su questo foglio ho pensato d'offrirvi alcune mie riflessioni...
Buona lettura!!! [dGL]
NB: 1) Per leggere il foglio, vi consiglio di salvarlo come immagine, così potete ingrandirlo.
2) Sotto l'immagine trovate il testo nella versione online.
NB: 1) Per leggere il foglio, vi consiglio di salvarlo come immagine, così potete ingrandirlo.
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Fraternamente
di Johannes de Silentio
Mondo
Antico - Cari lettori, eccoci qua! O meglio:
rieccoci qua! Comincia una nuova avventura editoriale e, anche se il nome della
nostra testata giornalistica ricorda il glorioso giornale della Diocesi di San
Benedetto del Tronto, vi prego di fare attenzione all’accento che cambia
un’àncora in un ancóra! È vero che di questi tempi siamo un po’ trascinati
verso una sistematica negazione delle differenze e, quindi, può essere
pericoloso prestare troppa attenzione agli accenti, però nel nostro caso la
differenza è molto evidente: l’àncora suggerisce sicurezza, l’ancóra, invece,
fa pensare alla ripetitività. Per togliere ogni possibile dubbio anche al
lettore più sospettoso, il sottotitolo è un famoso versetto di Qoelet
che, nella sua interezza suona così: «Quel che è stato sarà e quel che si è
fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole» (1,9). Niente di nuovo,
dunque. Eppure, qualche novità deve esserci: altrimenti, dove sta la notizia?
Questa è la sfida che vogliamo provare a vincere: raccontarvi una notizia,
qualcosa di nuovo, qualcosa che prima di leggere il nostro foglio non sapevate…
o lo sapevate, ma non ci avevate mai pensato… Sarete voi lettori a dirci, con
la fiducia che vorrete accordare al prossimo numero, se avremo deluso le
aspettative o se avremo vinto la sfida! Intanto, buona lettura!
Riunione
che passione.
Poiché
la maggior parte del nostro tempo trascorre in riunioni di vario genere, non ci
è sembrata cosa superflua soffermarci un po’ sui personaggi che partecipano
alle riunioni. Abbiamo, dunque, chiesto ad alcuni studiosi di elaborare
un’accurata fenomenologia di ciascun tipo di membro di consiglio, consulta,
collegio, sinodo, assemblea,… per consentire a te, illustre Teofilo, di
non essere colto impreparato quando, nel bel mezzo di una riunione, ti si
manifesteranno tali ecotipi.

Se
all’ingresso della sala delle riunioni ci fosse la possibilità di effettuare
una perquisizione, il giocatore di Risiko sarebbe subito identificato:
infatti ha sempre in tasca un piccolo carro armato colorato, una bandierina e
l’immancabile dado per attaccare o difendersi. Durante le riunioni, il giocatore
di Risiko sta ben attento a non far scoprire il suo obiettivo, finge di non
essere molto interessato agli argomenti in discussione, ma in realtà annota
tutto sul suo piccolo quaderno. A volte, illustre Teofilo, potresti
sentirgli dire: «Attacco con quattro carri armati!». Generalmente gli presterai
poca attenzione, perché alle tue giovani orecchie inesperte, sembreranno frasi
senza significato.
Il giocatore
di Risiko è molto pericoloso perché ha un obiettivo e non lo rivela mai.
Gioca ad apparire disinteressato, mentre in realtà sta curando i suoi
interessi, all’insaputa di tutti gli altri. Seduti allo stesso tavolo
potrebbero esserci diversi giocatori di Risiko. In tal caso è possibile
che essi stringano alleanze ai danni degli altri. I giocatori che si alleano,
trascorrono i giorni successivi alla riunione, effettuando febbrili telefonate
per confrontarsi sulle intenzioni non espresse dagli altri membri di consiglio,
consulta, collegio, sinodo, assemblea,… e sventare le possibili minacce.
Illustre
Teofilo, sappi che proveranno anche a convincerti della bontà delle loro
opinioni e sospetti. Agisci sempre con prudenza e non dare per scontato che
attorno al tavolo ci siano solo miti agnellini indifesi: non è saggio camminare
spensierati su un campo minato! Ascolta, sorridi, annuisci, ma non farti
influenzare dai pensieri cattivi e dai giudizi che sapranno suggerirti: sono
nocivi alla salute del tuo cuore e non ti aiuteranno ad affrontare con sapienza
le varie questioni.
Tornato
a casa, il giocatore di Risiko vive una giornata di isolamento nella sua
stanza e trascrive gli aggiornamenti sulla mappa appesa alla parete, spostando
bandierine e truppe per evidenziare le conquiste ottenute e compiacersi
dell’avvicinamento all’obiettivo da raggiungere. Egli si convince, così, di
essere un furbo stratega, ma in realtà è sempre più prigioniero della sua mappa
e rimane impigliato nelle sue stesse trame.