![]() |
Beato Angelico, Crocifissione (dal sito https://www.doppiozero.com/materiali/firenze-e-i-suoi-pittori) |
Divenuti maestri di cosa sono i doni
dello Spirito Santo e di come lo Spirito Santo ci conforma a Cristo, siamo proprio
sicuri di vivere sotto la guida dello Spirito Santo e di guardare le persone,
le cose, la storia, il creato,… con la stessa bontà di Dio?
Il dubbio me lo porto dietro da un po’.
Spesso ripenso alle parole di un uomo che
ascoltava lo Spirito Santo:
«Sappiamo
che la visione di questi mali deprime talmente gli animi di alcuni al punto che
non scorgono altro che tenebre, dalle quali pensano che il mondo sia
interamente avvolto. Noi invece amiamo riaffermare la Nostra incrollabile
fiducia nel Divin Salvatore del genere umano, che non ha affatto abbandonato i
mortali da lui redenti. Anzi, seguendo gli ammonimenti di Cristo Signore che ci
esorta ad interpretare "i segni dei tempi" (Mt 16,3), fra tanta tenebrosa caligine scorgiamo indizi non
pochi che sembrano offrire auspici di un’epoca migliore per la Chiesa e per
l’umanità»
(Papa Giovanni XXIII, Bolla di indizione del Concilio Vaticano II, http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/apost_constitutions/1961/documents/hf_j-xxiii_apc_19611225_humanae-salutis.html
).
E ancora:
«4.
1. C’è inoltre un’altra cosa, Venerabili Fratelli, che è utile proporre alla
vostra considerazione sull’argomento. Ad aumentare la santa letizia che in
quest’ora solenne pervade i nostri animi, Ci sia cioè permesso osservare
davanti a questa grandiosa assemblea che l’apertura di questo Concilio
Ecumenico cade proprio in circostanze favorevoli di tempo.
2.
Spesso infatti avviene, come abbiamo sperimentato nell’adempiere il quotidiano
ministero apostolico, che, non senza offesa per le Nostre orecchie, ci vengano
riferite le voci di alcuni che, sebbene accesi di zelo per la religione,
valutano però i fatti senza sufficiente obiettività né prudente giudizio. Nelle
attuali condizioni della società umana essi non sono capaci di vedere altro che
rovine e guai; vanno dicendo che i nostri tempi, se si confrontano con i secoli
passati, risultano del tutto peggiori; e arrivano fino al punto di comportarsi
come se non avessero nulla da imparare dalla storia, che è maestra di vita, e come
se ai tempi dei precedenti Concili tutto procedesse felicemente quanto alla
dottrina cristiana, alla morale, alla giusta libertà della Chiesa.
3.
A Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura,
che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo.
4.
Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in
un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della
Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera
degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative, e con sapienza
dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa» (Papa Giovanni
XXIII, Discorso di apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, http://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/speeches/1962/documents/hf_j-xxiii_spe_19621011_opening-council.html
).
Dopo aver ascoltato queste parole di
Papa Giovanni XXIII, siamo ancora sicuri che sia lo Spirito Santo a ispirare i
lamenti e le profezie di sventura che ci capita di sentire o di annunciare?
Non sarà piuttosto il malcontento
generato dalle nostre attese e pretese deluse?
Ma cosa hanno di evangelico queste
nostre attese e pretese, visto che il Vangelo è l’incontro con il Cristo che ci
ama senza attese e pretese?
Quali attese e pretese posso avere davanti
al Cristo Crocifisso?
Dio è capace di riconoscere nel gesto
impercettibile di una vedova povera tutto il suo amore (Mc 12, 41-44).
E noi?
Restiamo impressionati solo davanti alle
cose e ai gesti più visibili e rumorosi: quando ne parlano TV e giornali,
allora arriviamo anche noi a riconoscere, applaudire, apprezzare,… come se il
valore di un gesto o di una parola fosse dato dalla quantità di gente che la
sostiene, la gradisce, la applaude,...
Gesù Cristo ama senza misura e senza
condizioni, e ci dona il Suo Spirito perché anche noi, in comunione con Lui, amiamo.
Eppure, noi abbiamo sempre la tentazione
di fare resistenza allo Spirito Santo e ci annoiamo fino a spegnerci, perdendo
tempo in estenuanti analisi e controanalisi, col solo risultato di raccogliere
elementi per confermare i nostri pessimismi e lamenti.
Ma noi siamo risorti con Cristo!!!
E «La
Chiesa è la depositaria della gioia, di tutto il patrimonio di gioia riservato
a questo triste mondo» (Georges Bernanos, Diario di un parroco di campagna, Oscar Mondadori).
Noi, dunque, risorti con Cristo,
portiamo la gioia!!!
Noi
viviamo e cantiamo portando la gioia: Alleluja!!! [dGL]
Nessun commento:
Posta un commento