“A te darò le chiavi del regno dei
cieli,...” (Mt 16, 19).
Eppure tu, Pietro, non andavi in giro con quelle
magnifiche chiavi, né con segni distintivi in mezzo a tutti gli altri. Fosti
anche condotto in catene, come un ladrone, come il tuo Maestro. Alla fine ti
crocifissero, proprio perché non avevi l’aureola... ché quando uno ha l’aureola
ben visibile sulla testa, perfino i pagani hanno paura di crocifiggerlo. Ma tu,
Pietro, non fai paura; ti si avvicinano gli agnelli e ti si avvicinano i lupi,
come si avvicinano al tuo Maestro Gesù, il Cristo. Quel Messia che tu e gli
altri discepoli avete riconosciuto, non perché aveva un’aureola ben visibile
sulla testa, ma perché, chiamati, umilmente vi siete accostati a Lui, avete scelto
di conoscerlo, avete accolto il Suo invito a seguirlo. Neanche noi cristiani dopo
il Battesimo abbiamo l’aureola sulla testa, ben visibile a tutti, eppure quel
Battesimo ci dà una dignità nuova: siamo tutti Figli del Padre nostro celeste,
siamo tutti sacerdoti, re e profeti, siamo un popolo santo, siamo Santi, come
Dio è Santo! E per fortuna non abbiamo corone o aureole sulla testa per
distinguerci dagli altri: così noi cristiani non corriamo il rischio di
rispettare, accogliere e amare solo i “nostri”, ma rispettiamo, accogliamo e
amiamo tutti quelli che incontriamo, da qualsiasi nazione o cultura vengano, a
qualsiasi popolo appartengano. Per noi son tutti fratelli e sorelle; noi accogliamo tutti come figli del Padre nostro, come sacerdoti, re e profeti!
[dGL]
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