venerdì 12 luglio 2019

La bellezza è nella storia di chi ama

La bellezza è nella storia di chi ama – venerdì 12 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Matteo (7,24-25)
24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.

Oggi concludiamo questa bellissima storia dell’oratorio estivo.
è stata una storia entusiasmante, vissuta in allegria tra amici.
Alcuni amici sono ben visibili accanto a noi (preti, Lucia, educatori, animatori, mamme e papà, amici,...), altri ci sono sempre, ma possiamo vederli solo con gli occhi della fede.

Gesù, Maria, San Giuseppe e tutti i santi ci guardano sempre giocare e lavorare e ballare,... e ci raccontano la loro bella storia.

Le parole che abbiamo ascoltato poco fa, tratte dal vangelo secondo Matteo, ci dicono il segreto della bella storia di ogni santo e quindi anche della nostra: costruire sulla roccia. Non esistono nel mondo persone che vivono e non affrontano mai la pioggia, la tempesta, il vento forte, la fatica, il buio spaventoso della notte,... momenti di delusione, di solitudine e tristezza. Invece esistono nel mondo persone che la roccia fa resistere a ogni difficoltà. Questa roccia è Dio!

Dai santi impariamo a vivere, e vivere significa giocare, divertirci, ma anche rispettarci, volerci bene, aiutarci, prenderci per mano, condividere, incontrarci, ammirare ciò che è vero, bello, buono e giusto e vivere per ciò che è vero, bello, buono e giusto! Vivere è amare ed essere amati, essere destinatari di una cura e prenderci cura di qualcuno. Qui in oratorio abbiamo fatto esperienza di una cura gratuita da parte di chi ci vuole bene e ognuno di noi, a sua volta, ha avuto occasione di prendersi cura di qualcuno. Gli animatori si sono presi cura gli uni degli altri e dei bambini e ragazzi che gli sono stati affidati. Le mamme hanno preparato le merende e, così facendo, si sono prese cura di circa 100 figli per tre pomeriggi a settimana. Bambini e ragazzi si sono presi cura dei loro compagni di gioco, o di squadra o di laboratorio, e anche degli animatori. Sì, anche degli animatori: perché è vero che il più grande si prende cura del più piccolo, ma il più grande, per essere contento, ha bisogno che il più piccolo si prenda cura di lui mostrandosi attento ad ascoltare, gentile nel parlare, sorridente nel ringraziare, contento nel giocare,...

Oggi sono felice di poter dire che è stata una bella storia e continuerà a essere una bella storia, sempre più bella! Per tutto questo vogliamo ringraziare Dio, pregando insieme come Gesù ci ha insegnato: Padre nostro,...

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