Ora siamo davanti alla mangiatoia, tu e
io.
C’è la luce calda della stella cometa,
ci sono gli angeli, i pastori, i re
magi,
le pecorelle, l’asino, il bue,
Giuseppe, Maria, Gesù.
Noi siamo lì con loro e, mentre
guardiamo Gesù,
ci prende una gioia irresistibile!
È così bello Gesù!
Tutto è bello qui!
Il Bambino Gesù ci guarda e dice a te e
a me:
«Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti tengo per la destra
e ti dico: “Non temere, io ti vengo in
aiuto”» (Isaia 41,13).
«Non temere, io ti vengo in aiuto».
Dio si fa uomo per venire in mio aiuto.
Com’è possibile questo?
Non ha nemmeno un posto riservato per
nascere,
non ha un vestitino adatto all’occasione,
non sta in una culla ben rifinita,
non c’è un fuoco acceso,…
«… io ti vengo in aiuto».
Casomai sarà Lui ad aver bisogno del mio
braccio forte,
della mia disponibilità economica,
della mia parola,
dei miei sacrifici,
del mio talento,…
del mio aiuto.
«Vedrai,
Gesù: sarò io a venire in tuo aiuto!».
Ma il mistero di questa notte,
il mistero di ogni notte
sta proprio qui davanti ai miei e ai
tuoi occhi:
sono io, grande e grosso, ad aver
bisogno che Lui,
un bambino, venga in mio aiuto.
È tutto il mondo ad aver bisogno di Lui
e del Suo aiuto!
Qui, davanti al Bambino Gesù appena
nato,
me ne accorgo ancora una volta:
è nato per me il Salvatore.
E ogni giorno della mia vita,
potrò
riconoscere tra le tante voci
la Sua inconfondibile voce:
«Non temere, io ti vengo in aiuto».
Santo Natale, cari amici!
Buon
Natale, cari figli!
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