martedì 28 giugno 2016

Ave Maria

La vecchietta recitava Ave Marie per tutti quelli che le offrivano un passaggio e per le loro famiglie; così era difficile trovare in paese un'anima che non fosse stata raccomandata a Dio per intercessione della Beata Vergine Maria.

venerdì 24 giugno 2016

Una Parola al giorno (97)

"I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei" (Lc 1,57-66.80).
Ci rallegri la tua misericordia, Signore!

giovedì 23 giugno 2016

mercoledì 22 giugno 2016

domenica 19 giugno 2016

Misericordia solo chi osa farlo!

«Che anno è?», chiesi al mio amico mentre passeggiavamo al molo Sud.

«È il 2016», mi rispose subito.

«Lo so che è il 2016! Ma che anno è per noi cattolici?», lo incalzai.

«E che anno deve essere per noi cattolici? Il 2016, no?», disse con un po’ d’impazienza.

«Certo che è il 2016, ma è anche l’anno della misericordia!», esclamai svelando la risposta che mi aspettavo.

«Ah, già. Lo sapevo, ma non avevo capito bene la domanda. E che cosa sarebbe questa misericordia?», mi chiese incuriosito.

«La misericordia è incamminarsi verso casa e già da lontano cominciare a scorgere la luce calda delle finestre e il fumo che esce dal caminetto della sala. E poi percorrere il vialetto, arrivare alla porta, aprirla e accorgersi che si era aspettati da qualcuno, trovare la tavola apparecchiata con cura e una buona minestra fumante nel piatto. È sentire la voce di chi ti ama e ti invita a metterti comodo e ristorarti un po’ dopo le fatiche di un viaggio. È sedersi e riposarsi. È cominciare a raccontare e a condividere avventure ed esperienze fatte per strada, senza la paura di essere giudicato, frainteso, condannato. Una volta a casa, si può sorridere anche delle esperienze più brutte: ora si è al sicuro, tra persone amiche, in famiglia. La misericordia è sapere che qualcuno ti vuole bene sempre!», provai a spiegare aiutandomi con alcune immagini.

«Quello che dici è molto bello! Ma a che mi serve un anno della misericordia?», ribatté dubbioso.

«Ti serve a scoprire che hai un estremo bisogno della misericordia di Dio,… e della misericordia dell’uomo!», continuai.

«Ora mi ricordo: a catechismo ci hanno fatto imparare le opere di misericordia corporale e spirituale. Quest’anno bisogna impegnarsi a praticarle: occorre passare dalla teoria imparata a memoria, alla pratica; dal dire al fare. Giusto?», mi chiese.

«Non solo: la misericordia bisogna anche impegnarsi a riceverla!», dissi sorridendo.

«Che devo ricevere?», mi chiese.

«La misericordia! Tu, io, tutti abbiamo bisogno di misericordia, di sentirci amati», gli risposi.

«A me piacerebbe avere amici che mi ascoltano e mi apprezzano per quello che sono», mi confidò.

«Piace anche a me! Prima di tutto, però, è bene imparare a guardare noi stessi come ci guarda Dio: occorre imparare ad avere misericordia di noi stessi. Non siamo quello che vorremmo essere, non sempre riusciamo a realizzare i nostri sogni e i nostri desideri, non siamo perfetti, non bastiamo a noi stessi; magari ci siamo impegnati perché le cose andassero bene e poi ci siamo ritrovati a constatare un fallimento totale, o quasi… E ci arrabbiamo con Dio, con il mondo, con la società, con gli altri,… in realtà siamo pieni di delusione e di rabbia verso noi stessi. Ma davanti agli occhi di Dio non c’è l’elenco dei nostri successi: davanti a Dio ci siamo noi ed Egli è contento di vederci, di stare con noi, di rialzarci, di abbracciarci, di prenderci sulle spalle. A volte ho la chiara impressione che Dio sia contento di me, più di quanto io sia contento di me stesso. Io ho bisogno di misericordia, della misericordia di Dio, della misericordia tua e della mia misericordia. Ne ho bisogno perché solo la misericordia può darmi pace! E allora questo è un anno in cui mi accorgo di quanto Dio si prenda cura di me, di quanto io gli stia a cuore, di quanto tu e ogni uomo gli stiate a cuore. Questo è un anno in cui collaboro con Dio e diffondo la sua misericordia prestandogli anche le mie mani, i miei talenti, le mie forze, le mie parole. Questo è un anno in cui non mi accontento di riconciliarmi con Dio, ma provo a riconciliarmi con ogni fratello e sorella. Questo è un anno in cui mi sforzo di perdonare me stesso, accettandomi per quello che sono, con i miei pregi, difetti, successi, fallimenti, malattie, gioie, affanni, povertà. Sì: sono un povero e lo accetto perché è proprio questa mia povertà a far innamorare Dio!», dissi. Poi rimasi in silenzio.

Il mio amico disse: «La misericordia non è un’esperienza solo di un anno. Se la misericordia è quello che dici, il mio passato è segnato dalla misericordia fin dal momento del concepimento: qualcuno si è preso cura di me fin dall’inizio! Di volta in volta questo qualcuno aveva le mani di un padre e di una madre, di amici e parenti, di maestri e professori, di preti e suore, di una fidanzata, di una moglie, di un medico, di un infermiere,… E sarà così per tutta la vita: la misericordia di Dio mi accompagna!». Sorrideva e sembrava pieno di meraviglia, come dopo una scoperta eccezionale.

Eravamo arrivati davanti al monumento al gabbiano Jonathan. Il mio amico continuò: «Questo anno è per me come il momento in cui il gabbiano si è reso conto di poter aprire le ali e volare: lanciatosi nel volo, poi ha conquistato il volo e ha continuato a volare. Magari l’anno santo mi farà scoprire che sono capace di perdonare, che è bello perdonare ed essere perdonati, che la misericordia mi dona gioia, che la misericordia libera e mi rende libero… ma tutte queste belle scoperte che potrò fare, dovranno diventare conquiste per la mia vita e caratterizzare il mio agire. Altrimenti sarei come un gabbiano che ha le ali buone per volare, vorrebbe volare, ma non vola perché non osa farlo!».

«Credo proprio che tu abbia ragione, amico mio: misericordia solo chi osa farlo!».
  
don Gian Luca

sabato 18 giugno 2016

Una Parola al giorno (92)

Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena (Mt 6,24-34).

giovedì 16 giugno 2016

Una Parola al giorno (91)

"Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male" (Mt 6,7-15).

mercoledì 15 giugno 2016

Una Parola al giorno (90)

"Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov'è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch'egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò" (2 Re 2,1.6-14).
Oggi il testimone della fede è arrivato nelle nostre mani e siamo noi che dobbiamo percorrere il nostro tratto di pista perché la fede venga tramandata! A sostenerci è il nostro Dio che continua a manifestare la Sua misericordia e a compiere le Sue meraviglie come ai tempi di Elia ed Eliseo! Contenti per la fiducia che Dio ripone in noi, corriamo ad annunciare il Vangelo!
Dio ti benedica!

martedì 14 giugno 2016

Una Parola al giorno (89)

"Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti" (Mt 5,43-48).

lunedì 13 giugno 2016

Una Parola al giorno (88)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio... (Mt 5,38-42)
"Ma io vi dico..." e io Te seguo, Signore e non quelli che hanno detto prima di Te! E Tu mi testimoni che è possibile aver misericordia di chi mi perseguita, di chi mi è nemico, di chi mi crocifigge, di chi mi fa del male,... Tu mi testimoni che sempre si può vincere il male con il bene!
Dio ti benedica, amico/a che, scegliendo la via della Verità, vivi il Vangelo anche quando questo significa andar controcorrente!

domenica 12 giugno 2016

Una Parola al giorno (87)

Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!» (Lc 7,50).
Essere cristiano vuol dire incontrare Gesù e fare esperienza del perdono di Dio e della pace che dal perdono scaturisce. Essere cristiano è poi riconoscere che il Cristo è la vita che ci riempie di gioia, come ci insegna la bellissima preghiera eucaristica v/b nel suo prefazio: «Il Cristo, tua Parola vivente,
è la via che ci guida a te,
la verità che ci fa liberi,
la vita che ci riempie di gioia» (dalla preghiera eucaristica v/b).

venerdì 10 giugno 2016

Una Parola al giorno (85)

"Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi" (Salmo 26).
Cerchiamo di riconoscere la bontà del Signore che si manifesta nel nostro quotidiano!
Dio ti benedica!

Noi siamo presente!

Iniziamo ad aiutare ragazzi e giovani a prendere coscienza che anche loro sono il presente della Chiesa, perché tutti noi cristiani, piccoli e grandi, giovani e adulti, della prima o dell'ultima ora, siamo il presente e non il futuro della Chiesa.
Adulti e anziani lo sanno già; ragazzi e giovani, invece, sono ormai abituati a sentirsi ripetere in continuazione: «voi siete il futuro della Chiesa».

giovedì 9 giugno 2016

Una Parola al giorno (84)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 5,20-26).
La giustizia degli scribi e dei farisei si può superare solo se viviamo dell'amore di Dio e siamo disposti a lasciare che, attraverso di noi, l'amore di Dio raggiunga ogni uomo.
Oggi accogliamo con gioia l'amore di Dio e portiamo con gioia l'amore di Dio!
Dio ti benedica!

mercoledì 8 giugno 2016

Una Parola al giorno (83)

"Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare" (Salmo 15).

martedì 7 giugno 2016

Una Parola al giorno (82)

"Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco" (Salmo 4).

lunedì 6 giugno 2016

Una Parola al giorno (81)

"Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre" (Salmo 120).

domenica 5 giugno 2016

Una Parola al giorno (80)

"Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre" (Salmo 29).

sabato 4 giugno 2016

Una Parola al giorno (79)

Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere» (Mc 12,38-44).
«L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore» (1Sam 16,7).
Forse già stiamo dando tutto quel che abbiamo per il bene e la felicità dell'altro, forse ancora no.
Confidiamo nel Signore e camminiamo dietro a Lui, cercando di cogliere le occasioni che ci sono date per dimenticare noi stessi e prenderci a cuore il bene dell'altro!
Dio ti benedica e ti conceda di avere nel tuo cuore i sentimenti del Suo cuore!

venerdì 3 giugno 2016

Una Parola al giorno (78)

“Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta” (Lc 15, 3-7).
Impariamo a rallegrarci con Dio per la Sua misericordia verso di noi e verso ciascuno dei nostri fratelli!
Dio ti benedica!

giovedì 2 giugno 2016

Una Parola al giorno (77)

"Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza" (Salmo 24).

mercoledì 1 giugno 2016

Una Parola al giorno (76)

"Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro" (2 Tm 1,1-3.6-12).
Grazia, misericordia e pace anche a te, amico/a!